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“...dalla mobilità all’istruzione con lo scopo di eliminare ogni tipo di barriera!” |
Siamo all’inizio di un nuovo anno scolastico: mercoledì 13 settembre gli studenti della Campania sono tornati sui banchi. L'auspicio è che anche i circa 30mila alunni con disabilità possano iniziare le lezioni in condizioni di parità con i loro coetanei. Senza ritardi e senza incertezze. "Non sappiamo che cosa accadrà. Ma la nostra esperienza negli anni passati e le prime segnalazioni ricevute a fine luglio ci fanno temere che, ancora una volta, molte alunne e molti alunni con disabilità si troveranno in una condizione di svantaggio e discriminazione rispetto ai loro compagni", dichiara l'avvocato Paolo Colombo, Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania.
Una delle principali difficoltà (con cui le famiglie devono fare i conti ogni anno) è il ritardo nell'assegnazione degli insegnanti di sostegno, che spesso avviene ad anno scolastico già iniziato e con supplenze temporanee, a causa della mancanza di figure qualificate. Durante l'anno scolastico 2021/2022, ad esempio, erano oltre 70mila i supplenti senza specializzazione a livello nazionale. Quello che succede in alcuni casi è che a un solo insegnante di sostegno vengono assegnati due o più alunni con disabilità.
Anche per quanto riguarda l'assistenza educativa può succedere che l'assistente (figura fondamentale per garantire la frequenza scolastica degli alunni con disabilità) venga assegnato in ritardo, con un numero di ore insufficiente rispetto a quelle stabilite nel Pei o che debba farsi carico di più alunni all'interno dello stesso plesso.
La carenza di queste figure professionali fa crescere il rischio che gli alunni con disabilità vengano portati fuori dalle loro classi per 'facilitare' la loro gestione da parte del personale dedicato. Queste situazioni non rappresentano semplicemente un disagio: si tratta di situazioni che espongono bambini e ragazzi con disabilità a una discriminazione, che può essere sanzionata ai sensi della legge 67/2006, che vieta ogni forma di discriminazione basata sulla disabilità. Occorre inoltre ricordare che nessun problema di carattere gestionale, economico o politico può giustificare la mancata attivazione dei servizi necessari o il mancato riconoscimento di diritti fondamentali, quali il diritto allo studio.
Conclude l'avv. Paolo Colombo: “E’ il caso di fare un plauso enorme al Capo della Stato, perché inclusione è la parola d’ordine della scuola dell’autonomia nel 2023/2024. Ma per realizzarla servono più risorse umane, stabilità e adeguata formazione, interventi su indennità e stipendi degli insegnanti. È quello che chiedono anche gli alunni con disabilità."
Napoli, 21.09.2023
Il Garantente dei disabili
Avv. Paolo Colombo
L’urgenza in cui versa la sanità sono liste di attesa che non scorrono, rispetto dei tempi di attesa garantiti solo in percentuali basse (il 15-20%, comunque meno della metà) e una situazione di allarme per l’intramoenia in Campania, dove il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia.
Nelle scorse settimane Cittadinanza attiva ha avviato una istanza di accesso civico presso le Regioni (il resoconto sarà diffuso nelle prossime settimane) per conoscere i dati relativi alle prestazioni sanitarie erogate in regime pubblico e in intramoenia, e verificare gli eventuali provvedimenti messi in atto dalle amministrazioni laddove sia stato superato il limite previsto dal Piano nazionale di governo delle liste di attesa nel rapporto tra le due attività. Particolarmente allarmante il quadro della Campania, dove la stessa Regione segnala che il numero di prestazioni erogate nel canale pubblico è inferiore, per tutti gli esami e le visite monitorate, a quelle erogate in intramoenia, e questo vale presso tutte le Aziende ospedaliere”, spiega Cittadinanzattiva.
Nel 2022, ad esempio, presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli sono state somministrate 1255 visite ortopediche in intramoenia e nel pubblico 112; presso l’Ospedale dei Colli sempre a Napoli, nessun eco addome è stato somministrato nel pubblico, ne sono stati fatti 111 in intramoenia; presso l’Ospedale Moscati di Avellino, sono state somministrate 7 visite cardiologiche pubbliche e 979 in regime di intramoenia; al San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona Salerno, effettuate 91 ecografie ostetriche nel canale pubblico e 329 in intramoenia.
In alcune situazioni l’intramoenia, insieme al pronto soccorso, è diventata per paradosso la principale porta di accesso dei cittadini al Servizio Sanitario nazionale, rallentato da tempi di attesa troppo lunghi. Siamo dunque di fronte ad un uso distorto di quella che dovrebbe essere una possibilità di scelta per il cittadino, e non una necessità. Mentre le liste d’attesa rimangono una emergenza che va contrastata urgentemente per riaffermare il diritto dei cittadini alla salute pubblica.
Il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l'avvocato Paolo Colombo dichiara: "occorre intervenire sulle liste d'attesa attraverso un investimento sulle risorse umane e tecniche e un conseguente ampliamento degli orari di apertura al pubblico degli ambulatori, nonché attraverso la messa in rete nei Cup delle agende di prenotazione di tutte le strutture sanitarie pubbliche e private convenzionate per favorire una migliore programmazione e trasparenza dei tempi di attesa. E non da ultimo bloccando, a livello regionale, le prestazioni in intramoenia laddove queste superino come numero quelle erogate nel canale pubblico, come previsto dallo stesso Piano Nazionale di Governo delle liste di attesa."
Napoli, 31.07.2023
Il Garantente dei disabili
Avv. Paolo Colombo
Garante dei disabili, avv. Paolo Colombo : Il TAR annulla la delibera 131 regionale che aveva tagliato le ore di terapia per i pazienti autistici. Occorre necessariamente ascoltare e confrontarsi con le associazioni e le famiglie delle persone con disabilità."
Contestata e discussa fin dal suo nascere a marzo 2021, in piena crisi pandemica, la delibera 131 sul percorso diagnostico terapeutico assistenziale (per la presa in carico globale e integrata dei sogge tt i con disturbi dello spettro autistico in età evolutiva. Un documento fortemente impattante sulla qualità della vita di autistici e loro familiari che aveva portato a manifestazioni di protesta (senza esito) sotto la sede del Consiglio regionale campano di famiglie e associazioni. Il 26 luglio il TAR Campania pronuncia una sentenza esemplare sul ricorso proposto da un genitore contro la Regione per l’annullamento del nuovo progetto trattamento ABA (il metodo ABA, acronimo inglese di Applied Behavioral Ana ly sis, è il ramo applicativo dell’Analisi del Comportamento che si è mostrato più efficac e nel trattamento dei bambini autistici) previsto in 12 ore settimanali, contro la delibera n.131 e dei bambini autistici) previsto in 12 ore settimanali, contro la delibera n.131 e la relativa delibera n. 40 del 18/1/2022 ASL Caserta avente ad oggela relativa delibera n. 40 del 18/1/2022 ASL Caserta avente ad oggetttto o MetodoABA DGRC n.131/21.
La sentenza evidenzia, accanto a plurimi profili Metodo ABA DGRC n.131/21. La sentenza evidenzia, accanto a plurimi profili di illegittdi illegittimità (Convenzione ONU 2006,recepita con L. n.18/2009,artt.3e 32 imità (Convenzione ONU 2006,recepita con L. n.18/2009,artt.3e 32 Cost.,L. 833/78,D.lgs.n.502/1992 e altri a seguire), la contraddittorietà della Cost.,L. 833/78,D.lgs.n.502/1992 e altri a seguire), la contraddittorietà della delibera regionale alla delibera regionale alla a quale si sarebbe conformata l’ASL casertana nel quale si sarebbe conformata l’ASL casertana nel determinare un numero massimo di ore dideterminare un numero massimo di ore di intervento in base alle fasce d’età a intervento in base alle fasce d’età a prescindere dalle specifiche caratteristiche della sindrome del minore e delle prescindere dalle specifiche caratteristiche della sindrome del minore e delle necessità di un trattamento individualizzato comenecessità di un trattamento individualizzato come pperaltro riportato nelle linee eraltro riportato nelle linee guida ministeriali che precludono alla guida ministeriali che precludono alla Regione, inRegione, in base albase all’art.117 della l’art.117 della Costituzione, di Costituzione, di fornire prestazioni inferiori allo standard dei Lea(livelli fornire prestazioni inferiori allo standard dei Lea (livelli essenziali assistenza) di competenza statale. In particolare la sentenza essenziali assistenza) di competenza statale. In particolare la sentenza vavaluta luta fondate le censure del ricorrente contro la delibera considerato “i rigidi fondate le censure del ricorrente contro la delibera considerato “i rigidi parametriparametri di di intervento, conintervento, con indicazione predeterminata e inderogabile del indicazione predeterminata e inderogabile del numeronumero specifico di ore di terapia ABA erogabili” e avendo introdotto “limiti specifico di ore di terapia ABA erogabili” e avendo introdotto “limiti massimi di trattamentmassimi di trattamento o che, dache, da un un lato, pretendonolato, pretendono di porsi come vincolanti di porsi come vincolanti per le aziende sanitarie deputate a eroper le aziende sanitarie deputate a erogare il gare il servizio, eservizio, e che, dall’che, dall’altro, sonoaltro, sono incompatibili con i Lep definiti in materia di disturbi dello spettro autistico”. Il incompatibili con i Lep definiti in materia di disturbi dello spettro autistico”.
Il piano dettato dalla delibera regionpiano dettato dalla delibera regionalale in sostanza ha finito per travalicare lo e in sostanza ha finito per travalicare lo spazio di discrezionalità che necessariamente deve spazio di discrezionalità che necessariamente deve essere esercitato dai Nuclei essere esercitato dai Nuclei Operativi Territoriali per i Disturbi del Neurosviluppo e Neuropsichiatrici Operativi Territoriali per i Disturbi del Neurosviluppo e Neuropsichiatrici dell’Infanzia e dell’Adolescenza. In conclusione il ricdell’Infanzia e dell’Adolescenza. In conclusione il ricororso è so è accolto, laaccolto, la delibera n.131/2021 annullata e trattandosi di un atto generale nella parte chdelibera n.131/2021 annullata e trattandosi di un atto generale nella parte che e stabilisce i limiti delle ore erogate la sentenza ha efficacia per tutti.stabilisce i limiti delle ore erogate la sentenza ha efficacia per tutti.
Il l GGarantearante dei dei diritti diritti dei dei disabidisabili della Regione Cali della Regione Campaniampania, l, l’’avvocato Paolo avvocato Paolo ColombColomboo dichiara: “Questadichiara: “Questa vicenda ci insegna che in una materia così vicenda ci insegna che in una materia così complessa e delicata occorre necessariamente ascoltare e confrontarsi con le complessa e delicata occorre necessariamente ascoltare e confrontarsi con le associazioni e le famiglie delleassociazioni e le famiglie delle persone con disabilità, persone con disabilità, perchéperché si tratta in buona si tratta in buona sostanza di porre al centro dellesostanza di porre al centro delle sscelte le persone e non fermarsi a dei calcoli celte le persone e non fermarsi a dei calcoli ragionieristiciragionieristici."
Napoli, 28.07.2023
Il Garantente dei disabili
Avv. Paolo Colombo
COMUNICATO STAMPA DEL 19.07.2023
Garante dei disabili, avv. Paolo Colombo: “Istituito il Garantenazionale dei diritti delle persone con disabilità. Un passo avanti perché l’Italia non sia più il paese dei diritti negati ma quello dei diritti rispettati.”
È stato istituito il Garante Nazionale per le persone con disabilità. Dopo il primo decreto che ha dato attuazione alla Legge delega sulla disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n. 227 “Delega al governo in materia di disabilità”), il Governo ha approvato il 17 luglio un secondo decreto. Questo secondo decreto istituisce il Garante Nazionale per la disabilità: una figura fondamentale che promuove e tutela i diritti delle persone con disabilità, dispone di autonomi poteri di organizzazione, di indipendenza amministrativa e non ha vincolo di subordinazione.
Il Garante ha la facoltà di formulare raccomandazioni e pareri alle amministrazioni e ai concessionari pubblici, sollecitando o proponendo interventi, misure o accomodamenti ragionevoli idonei a superare le criticità riscontrate. Tra le sue facoltà, quella di emettere un parere motivato nel quale indica gli specifici profili delle violazioni individuate e, ove possibile, propone il ricorso all’autotutela amministrativa entro novanta giorni.
Per esempio,nei casi di mancato adeguamento a quanto previsto nei piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, nonché di ogni altra barriera che impedisca alle persone con disabilità di poter accedere agli edifici pubblici e aperti al pubblico o che ne limiti la fruizione in modo significativo, il Garante può proporre all’amministrazione competente un cronoprogramma per rimuovere le barriere stesse, vigilando sui relativi stati di avanzamento, e dinanzi all’inerzia delle pubbliche amministrazioni, constatata l’assenza di fondate motivazioni, può proporre azione per l’accertamento dell’obbligo di provvedere, ovvero agire per l’accertamento della nullità degli adottati.
Inoltre, può compiere verifiche nelle strutture che erogano servizi pubblici essenziali e,tra queste, le strutture residenziali e semiresidenziali, i centri di accoglienza residenziali e i centri diurni, nonché gli istituti penitenziari. Questo decreto istituisce una figura non solo di riferimento, operativa e con compiti precisi, ma definisceanche un reale percorso di supporto nel rispetto della Convenzione Onu e del diritto di ogni persona ad una vita dignitosa e pienamente partecipata.
Dichiara il Garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo: "Ora occorre emanare tutti gli altri decreti previsti dalla legge delegasulla disabilità e prevedere delle forme di coordinamento con tutti i Garanti regionali delle persone con disabilità. L'istituzione del Garante nazionale è un passo avanti perché l’Italia non sia più il paese dei diritti negati ma quello dei diritti rispettati."
Napoli, 19.07.2023
Il Garantente dei disabili
Avv. Paolo Colombo
COMUNICATO STAMPA DEL 14.07.2023
Garante dei disabili, avv. Paolo Colombo: “Per i disabili al 100% il ricovero in RSA pubblica è totalmente a carico del servizio sanitario nazionale.”
Se la prestazione di carattere assistenziale, come l'ospitalità, è erogata nel contesto di un ricovero a contenuto prevalentemente sanitario, il comune non può chiedere il pagamento delle rette ai familiari della persona non autosufficiente. A nulla vale il contratto con la struttura che addebita all'assistito o ai familiari i costi, essendo nullo per contrarietà a norme imperative.A stabilirlo è il tribunale di Arezzo, che con la sentenza del 27 giugno 2023 n. 368 ha annullato l'atto impositivo con cui uncomune richiedeva il pagamento delle rette per la degenza in un centro anziani al marito di una disabile.
La decisione è in linea con i precedenti giurisprudenziali (corte d'appello di Venezia, sent. 11/11/2005 e Cassazione S.U., sent. 1003/93), che convengono sull'inscindibilità delle prestazioni assistenziali e sanitarie da ultimo con la sentenza 4558/2012 della Cassazione civile.
Napoli, 14.07.2023
Il Garantente dei disabili
Avv. Paolo Colombo