CAMPANIA: IN CONSIGLIO REGIONALE IL COORDINAMENTO DEI DIFENSORI CIVICI
Napoli, 21 marzo 2016 – La riforma della responsabilità professionale in ambito sanitario e il nuovo compito attribuito ai Difensori Civici di garanti del diritto alla salute e l’attuazione del Protocollo d’intesa con gli organismi di parità per il superamento delle disuguaglianze e la promozione delle pari opportunità: sono i temi discussi, stamani, dal Coordinamento nazionale dei Difensori Civici Regionali e delle Province Autonome, che si è riunito presso la sede del Consiglio Regionale della Campania, con la partecipazione del Difensore Civico della Campania Francesco Bianco, della Presidente della Commissione regionale pari opportunità Francesca Beneduce, della presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori Civici, Lucia Franchini. E’ intervenuta la Presidente del Consiglio Regionale della Campania, Rosa D’Amelio, che si è soffermata sulla divaricazione del diritto al salute tra le regioni del centro nord e quelle del sud auspicando che le nuove funzioni conferite alla difesa civica in questo settore possano rafforzare la parità del diritto alla salute, così come è avvenuto per la parità di genere.
Respinta la mozione di sfiducia al Presidente della Giunta regionale
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha respinto, a maggioranza con 29 voti contrari, la mozione di sfiducia al Presidente della Regione De Luca presentata dall’opposizione di centrodestra e per la quale ha votato a favore il M5S. Il centrodestra ha chiarito, attraverso il Capo dell’Opposizione Stefano Caldoro, che la mancata partecipazione al voto dei gruppi del centrodestra è stato dovuto ad un problema tecnico, ma che, politicamente, la coalizione, che ne è proponente, ha sostenuto la mozione. “Oggi si è discusso di una mozione di sfiducia 'vintage'" - ha ironizzato De Luca intervenendo in Aula dopo un intenso dibattito consiliare e ricordando che il 16 novembre scorso i consiglieri del M5S gli avevano impedito di rendere in aula dichiarazioni sul cosiddetto caso Mastursi. Riscontro - ha aggiunto - che il M5S ha dimostrato totale subordinarietà a Forza Italia, come dire 'Grillo è grande e Cesaro è il suo profeta'".
Il Consiglio ha approvato il Bilancio regionale triennio 2016/2018.
Tra le principali misure, il trasporto pubblico gratuito per gli studenti campani
Napoli, 22 dicembre 2015
Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato a maggioranza, con il voto contrario delle opposizioni, il Bilancio regionale per il triennio 2016/2018, composto dal DEFR, dal Bilancio di previsione del Consiglio Regionale per il triennio di riferimento, dal disegno di legge per la formazione del bilancio di previsione finanziario per il triennio 2016/2018 della Regione Campania e dalla Legge di Stabilità regionale 2016.
Tra le principali misure introdotte dal primo bilancio regionale ad iniziativa del Presidente della Regione Vincenzo De Luca, l’abbonamento gratuito per il trasporto a favore degli studenti campani. A tale intervento è destinato lo stanziamento di 15,6 milioni. Esso è destinato agli studenti fino a 26 anni (il cui reddito familiare sia inferiore a Euro 35 mila che corrisponde mediamente ad un reddito lordo familiare di circa euro 100 mila) che utilizzano i mezzi del trasporto pubblico per recarsi a scuola o all’università, i quali potranno presentare domanda per ottenere l'abbonamento gratuito presso gli sportelli del consorzio UnicoCampania.
SOCIETA’ REGIONALI: CONSIGLIO COSTITUISCE COMMISSIONE DI INCHIESTA
Napoli, 9 dicembre 2015 - Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato (col voto favorevole di maggioranza e opposizione di centrodestra e il voto contrario del M5S) la Costituzione di Commissione d’Inchiesta sulle Società partecipate, Consorzi ed Enti strumentali dipendenti dalla Regione. “La proposta è dettata dall’esigenza di dare attuazione alle misure di spending review con particolare riferimento alla riduzione dei costi e alla ottimizzazione della gestione delle società partecipate, dei Consorzi e degli enti strumentali dipendenti dalla Regione” – ha sottolineato il consigliere Luciano Passariello (FDI). Il consigliere Gennaro Saiello (M5S) ha sottolineato che “si tratta di un doppione della Commissione Trasparenza che avrà un costo di trecentomila euro per sei mesi che andranno a gravare i cittadini della Campania alle prese con problemi di povertà e di disoccupazione. Noi del M5S siamo assolutamente contrari e ci opporremo sempre e con tutte le nostre forze ai costi che certa politica impone ai cittadini”. Sul tema è intervenuto anche il consigliere Francesco Picarone (Pd) per sottolineare l’importanza di costituire una Commissione di inchiesta su un tema fondamentale sul quale la Giunta ha posto in essere una profonda azione di razionalizzazione e di riduzione dei costi che costituisce il presupposto per il rilancio dell’efficacia delle società partecipate regionali.
IL CONSIGLIO REGIONALE HA APPROVATO LA LEGGE SULLA CULTURA DELLA RESPONSABILITA’ NELL’ORGANIZZAZIONE SANITARIA
Napoli, 9 dicembre 2015 - Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto da Rosa D’Amelio, ha approvato con 26 voti favorevoli (16 contrari e 1 astenuto) il Disegno di legge “Misure per introdurre la cultura della responsabilità nell’organizzazione sanitaria nonché migliorare i servizi ai cittadini”, ad iniziativa della Giunta regionale (Presidente Vincenzo De Luca) persegue tre fondamentali obiettivi: a) assicurare l’efficienza dei servizi e della spesa nel settore sanitario e socio sanitario mediante l’istituzione di un Ufficio Speciale Regionale denominato “Servizio Ispettivo Sanitario e Socio-sanitario” al quale affidare funzioni ispettive; b) semplificare, nel rispetto della disciplina nazionale in materia e del principio di trasparenza e di massima partecipazione, le modalità di nomina dei Direttori Generali delle Asl e degli Enti del Servizio Sanitario Regionale; c) razionalizzare l’organizzazione dei supporti tecnico-informatici al SSR mediante soppressione dell’Arsan e riconduzione delle relative funzioni all’ordinaria articolazione amministrativa regionale, con conseguimento di risparmi di spesa. Il ddl istituisce l’Ufficio Speciale Servizio Ispettivo sanitario e socio-sanitario che esercita, in raccordo con le competenti strutture amministrative della Regione, attività ispettiva su atti e fatti di gestione in materia sanitaria e socio-sanitaria attraverso verifiche e sopralluoghi nei confronti delle Asl e delle Aziende ospedaliere, degli Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico pubblici e privati, delle aziende universitarie ospedaliere, dell’Istituto zoo profilattico e degli enti pubblici e privati accreditati. L’Ufficio ha libero accesso agli atti e ai documenti della struttura da ispezionare e verifica il regolare funzionamento delle strutture pubbliche e private, gli ambienti ospedalieri, l’appropriatezza delle prestazioni, il controllo analitico delle cartelli cliniche, la verifica della permanenza dei requisiti per l’accreditamento istituzionale e di accordi contrattuali. Entro il 30 marzo di ogni anno, è prevista l’adozione del Piano annuale dell’Attività ispettiva e socio- sanitaria che individua le aree prioritarie di intervento. Il ddl modifica le norme in materia di nomina dei Direttori generali delle Asl e degli Enti del SSR, semplificando le modalità di selezione dei dirigenti delle strutture sanitarie locali e introducendo criteri di selezione basati sul merito, sulla capacità professionale e sulla massima trasparenza. Esso ridefinisce gli organi delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere: il direttore generale, il collegio sindacale; il collegio di direzione e prevede la soppressione dell’Agenzia Regionale Sanitaria (Arsan) le cui funzioni sono svolte dalle competenti strutture amministrative della Regione. Il Presidente della V Commissione Raffaele Topo (Pd), che ha introdotto il ddl all’esame dell’Aula, ha espresso soddisfazione: “è il primo intervento dell'esecutivo in materia di sanità che ha un triplice obiettivo, quello di introdurre un ufficio ispettivo in grado di controllare spese e produttività delle aziende sanitarie; quello di semplificare le modalità di nomina dei Direttori Generali delle ASL e degli Enti del Servizio sanitario regionale per non rischiare di attendere mesi per una nomina; ed infine quello di razionalizzare gli strumenti di supporto al Servizio sanitario regionale mediante la soppressione dell’ARSAN riconducendo le funzioni in capo alla Giunta regionale. È stata inoltre disposta una delega alla Giunta per il riordino funzionale della So.re.sa. Al fine di riuscire a raggiungere più alti standard qualitativi e quantitativi di produzione delle strutture pubbliche l’obiettivo dell’amministrazione è quello di superare l’attuale blocco delle attività che si verifica in un determinato periodo dell’anno . - si imprime una svolta all’organizzazione aziendale in termini di personale necessario per ogni struttura sanitaria e servizio erogato. È tempo di superare i commissariamenti e riappropriarsi della piena funzione normativa. Con questo primo intervento in materia sanitaria il consiglio ha intenzione di cambiare passo e intervenire concretamente nella riforma del sistema sanitario regionale”.