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COMUNICATO STAMPA DEL 08-01-2021
 
IL GARANTE CIAMBRIELLO NEL BENEVENTANO, VISITA ALL’IPM ED UNA COMUNITÀ DI ACCOGLIENZA. “LA DETENZIONE NON DEVE ESSERE SOLO CUSTODIA MA ACCUDIMENTO”
 
Quella di oggi è stata una giornata dedicata ai minori per il Garante campano delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello. In visita all’Istituto Penale Minorile di Airola, accompagnato dalla Direttrice Marianna Adanti, ha incontrato i 23 ragazzi attualmente ristrettì, di cui 2 nuovi giunti, presunti autori del pestaggio al rider avvenuto a Napoli nei giorni scorsi. L’incontro avvenuto nel teatro dell’Istituto, ha visto partecipi oltre al Garante, il suo staff, due operatori dell’impresa sociale LESS che si occupa da anni di ragazzi svantaggiati. Per l’occasione è stata regalata ad ogni ragazzo una calza della befana e un libro. La giornata si è conclusa presso la comunità “Il sole” presente sul territorio beneventano, che accoglie 7 minori di cui tre dell’area penale. Anche per loro dolci e libri, sottolineando l’importanza dell’affettività e della cultura. “I ragazzi dell’Ipm mi hanno raccontato che ormai non hanno l’acqua calda da settimane, che le loro stanze sono ancora prive di suppellettili, gli stessi materassi versano in condizioni igieniche pietose e pur essendo in pochi riscontrano altresì problemi con la gestione delle videochiamate ai loro familiari”. Queste sono le parole amare di Ciambriello, che già lo scorso 10 agosto scrivendo alle autorità competenti sia regionali che nazionali della Giustizia Minorile denunciava: “gravi condizioni strutturali e organizzative dell’Ipm di Airola”. Il garante Ciambriello conclude cosi: “Nuovamente rinnovo il mio pensiero: gli spazi detentivi devono promuovere dignità e qualità della pena, il trattamento non può essere solo custodia, ma anche accudimento. Mi affligge constatare che nonostante gli sforzi della Direzione, dell’area educativa e delle associazioni che portano avanti dei progetti in istituto, questi spazi continuano ad apparire gravemente trascurati dal punto di vista strutturale e non, a causa anche di costanti conflitti interni”.
 
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Si conclude la campagna di crowdfunding della Fondazione Polis

 
All’inizio di agosto 2019, la Fondazione Polis, in collaborazione con Arteteca, ha sostenuto una campagna di crowdfunding finalizzata a donare 600 ventilatori al carcere di Poggioreale.
A Poggioreale, infatti, le condizioni di detenzione sono durissime e i detenuti non possono di certo uscire come persone migliori in queste condizioni. A chi ha sbagliato è giusto togliere la libertà, non la dignità, altrimenti falliremo nell’obiettivo di recuperare e rieducare il più possibile e togliere, così, criminali dalla strada.
Nel ringraziare tutti per il prezioso contributo fornito, comunichiamo che la campagna di crowdfunding si è conclusa.
 

PHOTO 2020 12 03 14 55 34I garanti dei detenuti Ciambriello e Ioia in visita al carcere di Secondigliano

 
Risultano ad oggi 51 i positivi e 6 in isolamento sanitario su una popolazione di 1185 detenuti. Non vi sono ricoverati presso presidi ospedalieri.
Tra il personale di polizia penitenziaria i positivi sono 57 e 22 in quarantena precauzionale perché a contatto con positivi. Del personale sanitario vi è un solo positivo.
I tamponi totali somministrati ai detenuti dall'inizio della pandemia sono poco più di 1000.
Sono stati sottoposti a tampone i detenuti di quasi tutti i reparti, tranne una sezione del reparto Ionio e una sezione del reparto Ligure che avverrà nei prossimi giorni.
“Grazie allo screening realizzato all'interno dei penitenziari napoletani è stato possibile porre in essere un attività di prevenzione che ha permesso di procedere all'isolamento dei positivi evitando in maniera massiva il diffondersi dell’epidemia, screening fortemente voluto dal direttore generale della ASL NA 1 Ciro Verdoliva ” così ha dichiarato Lorenzo Acampora durante l’incontro.
I due garanti hanno poi dato una triste notizia: ieri sera tardi è morto un detenuto di Poggioreale per Covid all'ospedale Cardarelli, il terzo in Campania tra i detenuti,(2 di Poggioreale e 1 di Secondigliano) oltre alla morte per Covid del Direttore Sanitario del carcere di Secondigliano Raffaele de Iasio.
“Prima della riunione abbiamo incontrato una delegazione di detenuti art. 21 che lavorano sia all'interno che all'esterno del carcere.  Crediamo che per questi detenuti debba esserci una corsia preferenziale che consentirebbe loro di avere un permesso premio prolungato e un affidamento in prova ai servizi sociali . Lo stesso vale per i semiliberi che sono in licenza fino al 7 gennaio 2021.
 Ci è stato comunicato che con il Decreto Ristori è uscito un solo detenuto e questo ci dà la conferma di ciò che sosteniamo da diverso tempo e cioè che il Decreto Ristori per i detenuti è insufficiente perché troppo restrittivo nelle modalità e in particolar modo in una clausola, quella riguardante la detenzione domiciliare esclusa per i detenuti con resti ostativi, clausola ingiusta, ipocrita e anticostituzionale perché la legge deve essere uguale per tutti. La giornata di oggi purtroppo è stata funestata dalla triste notizia della morte per Covid 19, presso l’Ospedale Cardarelli, di Filippo A., 63 anni.  Il detenuto di Poggioreale, cardiopatico, era ricoverato in ospedale dal 26 novembre. Le nostre più sentite condoglianze alla famiglia.
Purtroppo, si continua a morire di carcere e in carcere“ così Ciambriello e Ioia dopo l'incontro.

Appello del Garante Samuele Ciambriello alla Magistratura di Sorveglianza e alle aree educative delle carceri

covid nelle carceri
 
 
 

Il garante regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello e il garante di Napoli, Pietro Ioia alla manifestazione “Porta grande, porta piccola”

 
Il garante regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello e il garante di Napoli, Pietro Ioia alla manifestazione “Porta grande, porta piccola” promossa dell’associazione Il carcere possibile, con l’intento di sollecitare la magistratura napoletana e le autorità competenti, alla chiusura della porta d’ingresso degli Istituti penitenziari della nostra regione e aprire la porta d’uscita.
 
 
 
 
 
 
 
 

notte europea ricercatori
 
Notte Europea dei Ricercatori nel Carcere di Secondigliano
In occasione della Notte Europea dei Ricercatori, il Garante campano delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello ha partecipato oggi all’incontro streaming, promosso dall'Università degli Studi di Napoli Federico II, con il Polo Universitario Penitenziario (P.U.P.) presente nel carcere di Secondigliano. In collegamento sono intervenuti il Rettore, Matteo Lorito; la responsabile del PUP per l'Ateneo federiciano, la professoressa Marella Santangelo; il Professor Giacomo Di Gennaro, la Direttrice dell’Istituto, Giulia Russo; la presidente del Tribunale di Sorveglianza di Napoli, Adriana Pangia, e diversi docenti e tutor impegnati nell’esperienza, oltre a una rappresentanza di studenti universitari del reparto Mediterraneo di Secondigliano. Al centro del dibattito risorse, buone prassi e criticità sul diritto allo studio. Il Rettore Lorito, ringraziando i docenti per l’impegno dimostrato, ha dichiarato: “Intendo con la mia partecipazione rinnovare l’impegno nei percorsi di studio rivolti ai detenuti. In accordo con il Ministro Manfredi, sono disponibili le risorse materiali e strumentali per perseguire la promozione del cambiamento sociale, attraverso lo studio. Rilancio con la proposta di attuazione di percorsi universitari rivolti alle detenute e ai giovani adulti presenti negli istituti penitenziari minorili di Nisida e Airola”. Il Garante Ciambriello concludendo il suo intervento ha dichiarato: “Il diritto allo studio rappresenta un ponte per costruire il futuro da dentro per il fuori, che si coniuga con il diritto a ricominciare, ricostruire, e ricollegarsi. Purtroppo, anche su questo tema la politica cavalca l’opinione pubblica, pensando più alle prossime elezioni che alle prossime generazioni”. Attualmente in Italia si garantisce il diritto allo studio in 75 istituti penitenziari su 190, in cui i detenuti studiano da universitari.
 
 
 
 

visita prefetto casertaIl Garante dei Detenuti della Regione Campania, Samuele Ciambriello; la Garante della provincia di Casera, Emanuela Belcuore sono stati ricevuti nella giornata del 19 novembre dal Prefetto della Città di Caserta, Raffaele Ruberto, per esplicare le criticità delle carceri nel casertano in periodo Covid-19.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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