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VISITA AL CARCERE MINORILE DI AIROLA 2021IL GARANTE CAMPANO IN VISITA AL CARCERE MINORILE DI AIROLA (BN)

 
Il Garante Campano dei Detenuti, Samuele Ciambriello, in visita sabato 27 all’Istituto Penitenziario Minorile di Airola per la consegna delle Uova Pasquali snocciola alcuni numeri che aiutano a riflettere: “Nello scorso anno circa 5000 minori nella nostra Regione, tra i 12 e i 18 anni sono stati identificati e riaffidati ai genitori, condotti in comunità(162), presi in carico dagli Uffici di Servivio sociale per i minorenni(709) o entrati nelle carceri di Nisida o Airola(153), per atti di bullismo, risse,oltraggio a pubblico ufficiale, spaccio di stupefacenti,omicidio.O sono stati accolti nei centri di accoglienza(70). Attualmente tra Nisida ed Airola ci sono 62 ristretti(tra cui due donne). A Napoli il 17,8% degli abitanti, cioè 172.304 hanno meno di 18 anni. Napoli è la prima città ad avere una grande periferia nel cuore della metropoli. La questione minorile è una graduazione della criminalità.Bisogna restituire ai minori l’identità di persone ragionevoli, per renderli adulti responsabili, occorre fare piccoli passi concreti nelle politiche sociali e culturali e mettere in campo una straordinaria campagna di risorse per i minori. Ecco i miei grandi sogni. Ma ripartiamo dalla nostra opaca medicocrità che non ci fa sentire colpevoli di tutto questo."
 
 
 
 
 
 
 
 

Report conclusivo del progetto promosso dal Garante Campano delle persone private della libertà personale
a sostegno e supporto dei detenuti stranieri, realizzato dalla Società Soluzioni

corso di alfabetizzazione
 

Servizio foto e video della presentazione della “Relazione annuale 2020” tenutasi venerdì 12 marzo presso l’auditorium della Regione Campania Isola C3-Centro Direzionale

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GARANTE DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTA’ PERSONALE DELLA REGIONE CAMPANIA
Prof.re Samuele Ciambriello

 

RELAZIONE ANNUALE 2020 Con la collaborazione dell’Osservatorio Regionale sulla detenzione

 
 locandina relazione 2020

 

 

articolo mattino 2 3 21
 

Concluso nel carcere di Avellino un progetto sulla genitorialità. Ciambriello: "Occorre intensificare i progetti di inclusione socio – lavorativa per i diversamente liberi"

 
Nel carcere di Bellizzi Irpino si è concluso oggi un progetto sulla genitorialità promosso dal garante campano Samuele Ciambriello e realizzato dall’associazione “Social Skills”, che ha visto coinvolti per diversi mesi 15 detenuti del nuovo padiglione. Oggi, alla manifestazione di chiusura erano presenti la presidente dell’associazione Rossella Chiapparelli e la vicepresidente Simona d’Agostino, il direttore del Carcere Paolo Pastena, la vicedirettrice Laura Abruzzese, il comandante Attilio Napolitano e il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello. Per la vicepresidente dell’associazione Simona d’Agostino: “Questa esperienza è stato un qualcosa di umano ed arricchente. Il progetto è stato rivolto ad un gruppo di detenuti padri, che sono stati coinvolti in un percorso di consapevolezza della propria vita affettiva e relazionale, attraverso un approccio autobiografico, affinché potessero affrontare meglio una genitorialità fatta, inevitabilmente, di rinunce e di distanza”.
Dopo le testimonianze di alcuni detenuti ha concluso la manifestazione il garante campano Ciambriello che ha dichiarato: “Questo progetto, promosso dal mio ufficio, ha proseguito la linea di un altro già fatto per la sezione femminile del carcere, poiché penso che il tema della genitorialità faccia recuperare responsabilità e speranza. I progetti promossi da me nelle carceri campane hanno una valenza di inclusione sociale, di recupero di risorse, competenze e ruoli dei diversamente liberi. Mi auguro che il Ministero della Giustizia e l’amministrazione penitenziaria, d’intesa con le amministrazioni locali, gli enti del terzo settore, mettano in campo anche nella provincia di Avellino, senza enfasi, progetti di inclusione sociale e socio lavorativi evitando così le recidive e diminuendo l’insicurezza dei nostri quartieri e delle nostre città. Tali interventi sono la logica costituzionale del reinserimento e dell’accudimento dei diversamente liberi. ”
Prima di andare via, il Garante ha regalato ai detenuti mascherine e libri. Nel carcere di Avellino ci sono oggi 421 detenuti, di cui 23 donne.
Il garante comunica che il suo ufficio, nelle carceri avellinesi , ha in corso progetti quali: uno sportello di ascolto, un corso di sartoria nella sezione femminile del carcere di Avellino e un progetto che partirà a breve di teatro nel carcere di Ariano Irpino, ed ha finanziato un progetto mirato al riciclo della plastica per il carcere di Sant’Angelo dei Lombardi.
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IMG 5113COOPERATIVA SAN PAOLO INAUGURA LA CASA DI ACCOGLIENZA  NELLA CITTÀ DI SALERNO PER LE DETENUTE SENZA FISSA DIMORA

 
IL GARANTE CIAMBRIELLO: BISOGNA DEPENALIZZARE E DECARCERIZZARE.
 
Oggi presso il Quartiere Matierno, nella periferia urbana di Salerno c’è stata l’inaugurazione della Casa Alloggio  “San Paolo” un luogo destinato ad accogliere detenute che potranno accedere al progetto “per i senza fissa dimora” finanziato dalla Cassa delle Ammende e promosso dalla Regione Campania in accordo con l’ufficio del Garante dei detenuti, il PRAP e l’UEPE.
Tale progetto è destinato a coloro che hanno una condanna inferiore a 18 mesi e possono quindi beneficiare della misura di detenzione domiciliare ma non hanno un domicilio.
La struttura che ospiterà 4 detenute si erge su di un piano , vi è una cucina laboratorio ed una camera da letto con servizi igienici.
Inoltre uno spazio adibito al servizio di segretariato sociale al fine di dare sostegno e supporto al territorio.
“ Casa San Paolo nasce da un impegno costante è radicato nel quartiere matierno da 10 anni, la struttura è stata ristrutturata grazie all’ impegno della fondazione Gionson E Gionson” così esordisce Roberto Romano, responsabile della Cooperativa San Paolo.
Attualmente in Regione Campania, sono 11 le persone senza fissa dimora ospitate presso le strutture accreditate.
In Campania  abbiamo una popolazione detenuta di 6417 persone, 322 donne  e 6095 uomini di cui 859 stranieri.
<<Numeri troppo alti, occorre depenalizzare e  decarcerizzare, mirando ai luoghi alternativi alla detenzione>> così il Garante Campano Samuele Ciambriello nel suo intervento di oggi.
Il Garante ha poi così  concluso: << tali strutture rappresenterebbero un vero progetto di inclusione e non di “trattamento” si trattano i fiori le piante le cose e non gli esseri umani.
Sono grato a queste 8 strutture che nella nostra Regione accoglieranno 47 tra detenuti e detenute senza fissa dimora.
 All’evento erano presenti Rocco Alfano Procuratore aggiunto di Salerno , Antonio Maria Pagano Responsabile della sanità penitenziaria di Salerno e provincia ,
Adriana Intilla Responsabile funzionario giuridico pedagogico della Casa Circondariale di Pozzuoli, Giuseppe Mancino Circolo lega ambiente,  Antonietta Scafuti Presidente della  Cooperativa San Paolo,  Padre Tommaso Luongo e don Giacomo Palo e diverse realtà del terzo settore locale.
Per il Procuratore Rocco Alfano:
<<Questa struttura è utile e necessaria soprattutto in questo momento storico colpito dalla pandemia per tutti i detenuti in particolare per quelli più deboli e fragili anche in caso di arresti domiciliari>>

INFORMAZIONI DELLE MISURE PREMIALI ED ECCEZIONALI CONCESSE AI DETENUTI CAMPANI A SEGUITO DEL DECRETO RISTORI (27 OTTOBRE 2020- 31 GENNAIO 2021)

 
Nella mia funzione di Garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, anche con la collaborazione delle Direzioni degli istituti penitenziari insistenti sul territorio regionale, ho fotografato l’incidenza che i provvedimenti normativi, disposti dal Governo per fronteggiare l’emergenza sanitaria, hanno avuto sulla sorte di quanti vivono all’interno delle mura carcerarie per ragioni lavorative ovvero perché destinatari di provvedimenti giurisdizionali. Senza entrare nel merito di sterili censure circa la normativa sopravvenuta, incidente in modo esiguo sulla deflazione del sovraffollamento carcerario e sulle istanze di tutela di diritto alla salute, particolare plauso va riconosciuto alle componenti della magistratura, della cautela e della sorveglianza, che, facendo proprie scelte di politica criminale permeate dal favor rei, si sono determinate ad adottare provvedimenti che, anche se solo in filigrana, si preoccupassero dei rischi epidemiologici derivanti dalla situazione sanitaria nazionale. Pur dovendo fare i conti con una legislazione inidonea a semplificare gli istituti di settore, il Tribunale per i giudici ‘de libertate, le Corti d’appello per la magistratura di sorveglianza e la Procura Generale per le misure cautelari si sono fatte carico di dare istruzioni finalizzate ad una maggiore benevolenza per strumenti premiali tradizionali come il differimento della pena, la rivalutazione delle esigenze cautelari comparate alla tutela del diritto alla salute costituzionalmente garantito e l’ampliamento della sospensione dell’esecuzione della pena. Più specificamente, l’analisi ha avuto ad oggetto la concessione delle misure premiali ed eccezionali in materia di esecuzione penitenziaria previste dal Decreto-Legge n. 18/2020, convertito con modificazioni dalla L. 24 aprile 2020, n. 27 e dal Decreto-Legge n. 137/2020 convertito con modificazioni dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176 con particolare riferimento al numero di condannati cui siano già stati concessi i permessi premio, al numero di ristretti con fine pena detentiva non superiore a 18 mesi, anche se parte residua di maggior pena, che abbiano potuto beneficiare dell’esecuzione presso il domicilio in quanto non condannati per reati definiti come ostativi, grazie anche all’applicazione di procedure di controllo mediante i cosiddetti braccialetti elettronici, nonché a quanti, gravemente ammalati, abbiano beneficiato del differimento dell’esecuzione della pena, di coloro che senza fissa dimora abbiano lasciato gli istituti di pena infine, più genericamente, il numero delle istanze presentate alla Magistratura di Sorveglianza. Il grafico riporta i dati che si riferiscono ai 15 istituti per detenuti adulti comprensivo del totale, nonché singole voci inerenti al carcere militare e ai 2 istituti per minorenni e che sono significativi della concessione delle misure premiali ed eccezionali in materia di esecuzione penitenziaria così come previsto, da ultimo, dal “Decreto Ristori” la cui operatività è stata prorogata al 31 gennaio 2021.
tabella art 11 02 2021

 

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