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Comunicato Stampa

 

Presentazione Relazione Annuale del Garante Regionale delle Persone private della libertà personale martedì 20 maggio 2025, ore 11.00, presso la Sala della Giunta del Palazzo di Città di Salerno.


Il Garante Ciambriello: “Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere.”

Il Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Prof. Samuele Ciambriello, martedì 20 maggio alle ore 11.00, presso la Sala della Giunta del Palazzo di Città di Salerno, sito in via Roma, presenterà la Relazione Annuale del 2024, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale, sulle condizioni delle carceri campane, degli SPDC (Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura), UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) ed altro; in particolare approfondirà nello specifico i dati e le problematiche emerse nel territorio della provincia di Salerno.

Per il Garante Ciambriello: “I dati del 2024 della provincia di Salerno mostrano un quadro difficile: 2 suicidi, 14 tentativi di suicidio, 50 atti di autolesionismo. La Polizia Penitenziaria è sottodimensionata e ci sono state 28 aggressioni ai danni del personale di Polizia Penitenziaria… tanti dati che farò emergere nella mia conferenza stampa. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario.”

 


 

https://ristretti.org/campania-il-garante-regionale-dei-detenuti-presenta-la-relazione-sulle-condizioni-delle-carceri

https://ristretti.org/solo-1-detenuto-su-3-lavora-gli-incentivi-si-utilizzano-poco-e-le-celle-sono-piene

https://ristretti.org/lo-stato-di-diritto-si-deve-misurare-anche-in-cella

 

 


 

Comunicato Stampa

Presentazione Relazione Annuale del Garante Regionale delle Persone private della libertà personale venerdì 9 maggio 2025, ore 11.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino.
Il Garante Ciambriello: “Colpisce il silenzio assordante della politica e della società civile sul carcere”

Il Garante Regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, prof. Samuele Ciambriello, venerdì 9 maggio alle ore 11.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino - Palazzo della Prefettura, sito in Corso Vittorio Emanuele, n. 6, presenterà la Relazione annuale sulle condizioni delle carceri campane, degli SPDC (Servizi Psichiatrici di Diagnosi e cura) e le REMS (residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) della nostra regione.

In particolare, la relazione, realizzata in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale, approfondirà nello specifico, i dati e le problematiche emerse nel territorio della provincia di Avellino.

Ciò al fine di fornire un quadro delle condizioni in cui versano i ristretti negli Istituti Penitenziari avellinesi e nelle strutture deputate per affrontare le problematiche della salute mentale e di avviare un dibattito in grado di migliorare le condizioni degli operatori della giustizia e della sanità.

Per il Garante Ciambriello: “Colpisce il silenzio assordante della politica e della società civile sul carcere. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario. Da ormai 15 anni l’assistenza sanitaria dei detenuti è di competenza del Servizio Sanitario Nazionale, gli istituti di pena avellinesi non sono esenti da aspetti critici che di fatto non permettono l’attuazione di un sistema efficiente di tutela sanitaria.”

 

 


 
https://ristretti.org/i-garanti-territoriali-contro-il-decreto-legge-sicurezza-chiedono-di-incontrare-mattarella




https://ristretti.org/sovraffollamento-la-corte-dei-conti-costruire-nuove-carceri-non-e-lunica-strada
 
 

Ciambriello, è allarme minori non solo in Campania

E indulto per chi deve scontare meno di 1 anno

Abbiamo nelle carceri campane 402 giovani dai 18 ai 24 anni, purtroppo abbiamo anche 594 persone dai 60 ai 69 anni e anche 143 persone oltre i 70 anni.

Ma è sui minori che si concentra il dato più allarmante: 6.200 minori l'anno scorso solo in Campania, 14mila in Italia sono stati fermati, denunciati, affidati a servizi sociali, accompagnati dai genitori, messi alla prova, mandati nelle comunità e, per reati più gravi, nelle carceri. Di questi attualmente, mentre parlo, 2.005 sono presi in carico dai servizi sociali, 38 di loro sono stati l'anno scorso accusati di tentato omicidio, 6 di omicidio consumato 4 di tentato omicidio stradale. Stanno aumentando i reati dei minori" ha detto Ciambriello conversando con i cronisti "Pensate, in Campania l'anno scorso 2.692 denunce per reati anche gravi. In questo senso occorre prevenire piuttosto che curare: non basta solo una risposta di custodia" E poi ha aggiunto: "Come Garante insieme al mio validissimo staff, abbiamo incontrato 1.429 detenuti, abbiamo fatto 165 interventi sanitari, 13 denunce alle Procure competenti abbiamo scritto al Dap a Roma 39 volte al Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria Campania 25 volte, ho ricevuto in un anno 181 lettere" "Abbiamo bisogno di capire se la politica, almeno per coloro che devono scontare un anno solo di carcere, è in grado di fare una amnistia o un indulto. In Campania, mentre io vi sto parlando 814 detenuti, non per reati di sangue nè di camorra o di corruzione, stanno scontando un anno di carcere e 374 di loro stanno scontando una condanna di 6 mesi. Ora io dico ai direttori delle carceri, segnalateci, vediamo come possiamo mandarli in misure alternative al carcere. Ecco, se vi dicesse addirittura che in queste ore ho scoperto che 66 persone sono state condannate a meno di sei mesi di carcere! Ma possiamo dargli a uno una condanna di 6 mesi di carcere e lo mandiamo in carcere? Che reato ha fatto? Liberiamoci dalla necessità del carcere e in questo senso lancio un appello al Consiglio regionale della Campania: 1.709 sono i detenuti tossicodipendenti, 620 malati di mente. Abbiamo solo due Rems. A Poggioreale 2.082 detenuti solo 2 psichiatri. Anche qui, evitiamo di farle entrare in carcere. Ma se entrano tossicodipendenti in carcere, tra l'altro circa 800 denunciati dai familiari, mettiamo in campo misure alternative in comunità terapeutiche. Se facciamo questo, eviteremo il sovraffollamento, i suicidi, i tentativi di suicidio e saremo un Paese più democratico. Lo lancio anche come Portavoce nazionale dei Garanti: siamo stati ricevuti dal ministro Nordio e a luglio abbiamo posto questa questione: 8mila persone in Italia, devono scontare meno di un anno di carcere, 3.004 solo 6 mesi. Fate un provvedimento di indulto". (ANSA)

 

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Invito presentazione della relazione annuale 2024
 
 

IL 23 APRILE IN CONSIGLIO REGIONALE PRESENTAZIONE RELAZIONE ANNUALE 2024

 

IL GARANTE CIAMBRIELLO: “SEMPRE PIU’ ALLARMANTI I NUMERI SULLE CARCERI”

 

Il 23 Aprile alle ore 11:00, presso il Consiglio regionale della Campania – Isola F13 del Centro direzionale di Napoli (Aula “G. Siani”), si terrà la presentazione della “Relazione annuale 2024”, elaborata dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale.

Sono previsti i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale della Campania on. Gennaro Oliviero e successivamente il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, esporrà dati e numeri regionali che serviranno ad avere un quadro complessivo delle buone prassi e delle criticità riscontrate negli istituti di pena e negli altri luoghi di privazione della libertà personale della nostra regione nel corso del 2024.

Così il Garante Ciambriello: “Il carcere oggi in Campania è una fotografia impietosa: sovraffollamento, presenza di detenuti tossicodipendenti e con doppia diagnosi, assenza di psichiatri e psicologi, tasso di suicidi elevato. Allarmanti sono nello specifico i dati che riguardano i tossicodipendenti presenti all’interno degli Istituti di pena: 1.793 sono i tossicodipendenti presenti nelle carceri campane secondo quanto emerso dai dati inerenti al 2024. Al primo posto ritroviamo il carcere di Poggioreale con 694 detenuti tossicodipendenti. Altro aspetto critico riguarda la crescente presenza negli istituti penitenziari per minorenni di giovanissimi a seguito del decreto Caivano: al 31 dicembre 2024, in Campania risultano 99 minori ristretti, di cui 76 presso l’I.P.M. di Nisida e 28 presso l’I.P.M. di Airola. Lo scorso anni dati allarmanti riguardano anche i giovani che entrano nella prima volta nelle carceri per adulti: 94 i giovani di età compresa tra i 18 e i 21 anni, 308 quelli tra i 21 e i 24 e 695 tra i 25 e i 29 anni d’età, fino a giugno dello scorso anno. I numeri sul carcere devono servire non solo a prendere consapevolezza delle condizioni in cui versano questi luoghi di privazione della libertà personale, ma anche ad aiutarci a renderlo più umano, dignitoso e costituzionale”.

All’incontro sono invitati a partecipare operatori delle carceri, avvocati, magistrati, assistenti sociali, operatori sanitari degli istituti, associazioni e cooperative del terzo settore, volontari penitenziari.

 

 


 

PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DELLE COLOMBE ARTIGINALI REALIZZATE DA GENERAZIONE LIBERA NEL CARCERE DI CARINOLA

Martedì 1° aprile si è tenuta presso la Sala Caduti di Nassyria del Consiglio regionale della Campania, Centro direzionale di Napoli Isola F13, alle ore 11:00, la presentazione delle colombe artigianali e dei dolci realizzati nel carcere di Carinola nell’ambito del progetto “I Farinati” promosso dall’Associazione Generazione Libera.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dal Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero.

“Noi ci occupiamo dell’altro, dell’individuo”, è da queste parole che il Presidente dell’Associazione Generazione Libera Rosario Laudato inizia la sperimentazione e la collaborazione con gli istituti penitenziari per raggiungere il reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti ed ex detenuti. Nel 2023, l’Associazione raggiunge l'ennesimo traguardo aderendo al progetto per la gestione di un forno all'interno della casa di reclusione di Carinola denominato appunto "I FaRinati". “Il nome nasce proprio dal connubio delle due parole chiavi che sposano il programma: la farina, ingrediente base di tutti i nostri prodotti; la Rinascita, intesa come atto che restituisce una nuova forma di vita. È un progetto ambizioso di inclusione sociale e lavorativa, ma soprattutto di riscatto umano. Il nostro motto è ‘Non importa quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi’!”, così il Presidente dell’Ass. Generazione Libera Rosario Laudato.

Così il Garante Ciambriello: “Dobbiamo pensare agli istituti di pena sempre più come comunità ed aiutarli a costruire relazioni sia interne che esterne per facilitare progetti di lavoro e permettere la circolarità dei prodotti realizzati dietro le sbarre. È, altresì, necessario creare rete tra queste realtà costruendo anche una filiera virtuosa tra produttori della materia prima e trasformatori finali, sempre nelle carceri. L’Associazione Generazione Libera grazie al progetto “I Farinati” ha assunto con contratto 4 persone. Inoltre, l’Associazione accoglie in comunità detenuti senza fissa dimora”.

 

 

detenuti

 


 

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