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report2020 avellinoREPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE ad Avellino

 
17/05/2021 Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania, Samuele Ciambriello, con la collaborazione Osservatorio Regionale sulla detenzione, presenta il REPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE ad Avellino. Presenti all’iniziativa realizzata presso la sala del Consiglio Comunale della città: il sindaco Festa, dei consiglieri regionali della provincia, direttori e direttrici degli istituti penitenziari, il Garante provinciale, membri dell’avvocatura e delle associazioni che lavorano in tale ambito.
 
avellinostaff e oss

rems05/05/2021 Il garante campano delle persone private della libertà personale oggi è andato in visita al SPDC di Sessa Aurunca e alla REMS di Calvi Risorta. Ciambriello “Mi auguro che intorno al malato mentale siano costruiti più progetti di inclusione sociale”

 
Il Garante regionale Samuele Ciambriello, oltre al pianeta carcere, nelle sue prerogative pone attenzione ai soggetti sottoposti a TSO, ai ricoverati nelle REMS e nelle RSA e a tutti coloro che si trovano in una condizione di limitazione della propria libertà personale.
Oggi, accompagnato da alcuni rappresentanti della cooperativa Articolo 1 e dell’associazione Psichiatria Democratica, che collaborano con il suo ufficio, ha fatto visita al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, SPDC, di Sessa Aurunca e alla residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, REMS, di Calvi Risorta situate nella provincia di Caserta.
Nel casertano ci sono due SPDC, quello di Aversa e quello di Sessa Aurunca per complessivi 12 posti letto occupati. Nel periodo pre-covid, tale numero veniva ricondotto a 16 posti.
Ciambriello, accompagnato dal responsabile della struttura, dott. Dante De Santis, ha visitato i locali del SPDC dove sono attualmente presenti sei utenti. Dopo la visita ha dichiarato “Il servizio dipende dal Dipartimento di salute mentale ed è ubicato presso l’ospedale di Sessa Aurunca. Dal 1° gennaio al 30 aprile sono state ospitate 78 persone, di cui due provenienti dagli istituti penitenziari casertani e 2 dalla REMS di Calvi Risorta. La media annuale dei ricoveri si aggira intorno a 300. Tra le persone ricoverate dall’inizio dell’anno si contano 6 stranieri e 20 sottoposti a TSO. La permanenza media è di 7-8 giorni in cui il soggetto viene osservato da specialisti psichiatri per poi essere riaffidato alla famiglia o agli istituti competenti.
La capienza massima è di dieci posti letto, divisi in tre stanze ciascuna con la possibilità di accogliere fino a 3 utenti e 1 predisposta con un solo letto per far fronte agli eventi critici”.
Successivamente si è recato presso la REMS di Calvi Risorta. Accolto dal Direttore, dott. Raffaello Liardo, ha prestato ascolto e attenzione ai 20 utenti della struttura.
La visita è stata un’occasione di incontro e confronto, non solo con il personale che, a vario titolo, vive quotidianamente l’istituto ma anche con il Responsabile dell’unità operativa complessa sanità penitenziaria, dott. Giuseppe Nese.
Ciambriello si è fermato a pranzo con gli ospiti e il personale. All’uscita dalla struttura ha dichiarato “Dal confronto è emerso un quadro non molto confortante, in linea con la complessità congenita del trattamento da riservare all’infermo di mente che si sia reso autore di reato, nodo troppo complesso che il legislatore già difficilmente avrebbe potuto risolvere con un colpo di penna e che, sebbene con mestizia, si deve rilevare non abbia risolto. Varie le attività che vengono organizzate in struttura, oltre al cineforum e all’organizzazione settimanale di un pizza day, nel prossimo futuro verranno realizzati tre laboratori di piccola falegnameria, cucina e orto sociale. Al lato positivo della medaglia corrisponde anche un lato negativo, due i problemi avvertiti maggiormente: lavorare sull’ansia dell’attesa, posto che la maggior parte degli internati sono sottoposti a misure di sicurezza provvisorie, e i ricoveri impropri dei cosiddetti cripto-imputabili”
(In foto il Garante Samuele Ciambriello, con parte del suo staff, parte del personale e parte dei pazienti della Rems di Calvi Risorta)

viamvrielo 650x25004/05/2021 Il Garante delle Persone private della libertà,Samuele Ciambriello, in visita al carcere di Benevento e nell'IPM di Airola

 
"Sono grato all’amministratore dell’ASL di Benevento per il fatto che per i detenuti del carcere di Benevento abbia utilizzato la monodose. Accompagnato dal Direttore Gianfranco Marcello, ho assistito personalmente alle prime vaccinazioni e ho potuto anche apprezzare la maturità e la responsabilità dei detenuti per come stanno vivendo questo periodo di emergenza causato dal covid- 19. Ho incontrato anche un detenuto in infermeria che aveva iniziato, sebbene malato, uno sciopero della fame di protesta ,a suo dire,  per la poca attenzione dei sanitari nei suoi confronti, che, dopo il colloquio con me, ha deciso di interrompere” . Così Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti all’uscita del carcere di Benevento dove sono iniziate oggi, e che continueranno nei prossimi giorni, le vaccinazioni a dose unica Johnson & Johnson per detenuti che volontariamente ne hanno fatto richiesta. Oggi il carcere di Benevento conta 358 detenuti, di cui 52 donne.
Il garante si è poi recato nell’istituto penale per minorenni di Airola per incontrare i ragazzi appena vaccinati, accompagnato dalla Direttrice Marianna Adanti. Dopo la visita Ciambriello ha dichiarato ” Ho trovato i ragazzi sereni e consapevoli del diritto – dovere della vaccinazione, che li rende anche più liberi all’interno dell’Istituto, nei colloqui con i familiari, per ottenere i permessi dalla magistratura competente e anche per poter iniziare un percorso di reinserimento sociale attraverso il lavoro all’esterno del carcere. Peccato per un grande neo, una grande ingiustizia: Il diritto allo studio per questi adolescenti a metà è negato. I ragazzi mi hanno riferito che solo da 2 giorni hanno ripreso l’attività scolastica in presenza,  e che gli insegnanti gli hanno annunciato che a causa del Covid, avrebbero perso l’anno scolastico. Eppure, per questi ragazzi , che sono alunni BES ( bisogni educativi speciali),  bastava trovare la stessa soluzione e la stessa sensibilità adottate per i reclusi del carcere minorile di Nisida, dove da gennaio fino ad adesso, compreso il periodo di zona rossa, gli insegnanti si sono recati nel carcere. Ma io mi chiedo perché non è stata effettuata la didattica a distanza per queste persone che hanno vissuto quindi una doppia reclusione? . Più che indignato, mi sento mortificato e corresponsabile di questa ingiustizia. Eppure, proprio con queste giovani generazione le istituzioni ai vari livelli ( in primis la scuola)  dovrebbero fare un patto educativo per poterli così allontanare concretamente dalla malavita e dal malaffare.” Ad oggi nell’Istituto penale per minorenni di Airola,  ci sono 25 detenuti.
 

 

24.04.2021 - I VESCOVI CAMPANI SCRIVONO ALLA MINISTRA DELLA GIUSTIZIA MARTA CARTABIA, PRESENTE ALL’INCONTRO IL GARANTE DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA' SAMUELE CIAMBRIELLO

 

vaccini in carcere23/04/2021 VACCINI IN CARCERE. IL GARANTE CIAMBRIELLO: “UNA PARTENZA A MACCHIA DI LEOPARDO NELLE CARCERI CAMPANE.”

 
Nella giornata di ieri, si è riunito l’Osservatorio Regionale per la Sanità Penitenziaria, a cui hanno partecipato direttori delle carceri Campane, i responsabili sanitari degli istituti penitenziari, del Provveditorato Campano dell’Amministrazione Penitenziaria, del Dipartimento Giustizia Minorile e il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania Samuele Ciambriello. La riunione ha fatto il punto della campagna vaccinale negli istituti penitenziari della Campania: attualmente sono stati vaccinati 2049 persone, tra agenti di polizia penitenziaria, personale amministrativo, operatori penitenziari e volontari che entrano nelle carceri su un totale di 4274 che ne hanno fatto richiesta, quindi il 47,94 % delle persone. Le quattro carceri Casertane hanno la più alta percentuale di questo personale vaccinato, in primis SMCV con 342 persone, il primo tra gli istituti in Campania, pari al 66,93% dei richiedenti. Queste notizie le rende note il Garante Campano dei detenuti Samuele Ciambriello che conclude la nota: “Ho chiesto durante la riunione di far partire negli istituti penitenziari i punti vaccinali anche attraverso un’equipe di vaccinatori per consentire la vaccinazione dei detenuti, partendo dagli ultra 80, 70 e 60enni e dai soggetti fragili. Ad oggi tale campagna di vaccinazione per i detenuti è partita solo nel carcere di Poggioreale con 21 vaccinati, Secondigliano con 23 vaccinati e le carceri di Salerno, Vallo della Lucania ed Eboli con un totale di 101 vaccinati. Faccio appello ai responsabili sanitari delle ASL affinché nelle prossime giornate possano destinare risorse e vaccini agli istituti penitenziari per far partire tale campagna di vaccinazione in tutte le 15 carceri della Campania dove attualmente sono ristrette 6458 persone, di cui 319 donne e 862 stranieri.”
 

AVVISO PUBBLICO
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE FINALIZZATA ALL’INDIVIDUAZIONE DI SOGGETTI DEL TERZO SETTORE DISPONIBILI ALLA CO-PROGETTAZIONE E GESTIONE DI PERCORSI DI SOSTEGNO ED INCLUSIONE SOCIO LAVORATIVA DELLE PERSONE IN ESECUZIONE PENALE IN CAMPANIA AI SENSI DEL D.LGS. 117/2017 (D.G.R. n. 475 del 08.10.19)

 
E’ stato approvato l’Avviso Pubblico “Manifestazione di interesse finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione e gestione di percorsi di sostegno ed inclusione socio lavorativa delle persone in esecuzione penale in Campania”. Le domande di partecipazione potranno essere compilate a partire dalle ore 12,00 del giorno 22/04/2021 e dovranno essere inviate secondo le modalità indicate nell'avviso entro le ore 12,00 del giorno 20/05/2021.  I soggetti in possesso dei necessari requisiti di ammissibilità, di cui all’art. 6 dell'avviso, potranno manifestare il proprio interesse, a pena di esclusione, presentando apposita istanza di partecipazione esclusivamente tramite la piattaforma raggiungibile all’indirizzo https://BOL.regione.campania.it/.
Con il presente Avviso, la Regione Campania intende selezionare soggetti del Terzo Settore per un percorso di co-progettazione, finalizzato alla definizione di un progetto d’inclusione sociale a favore delle persone in esecuzione penale e ad un programma di sostegno alle vittime e giustizia riparativa, e favorire la sperimentazione di misure alternative alla pena, mediante l’erogazione di un’offerta integrata di servizi di sostegno all’occupabilità e lo sviluppo di percorsi personalizzati di inserimento nell’ambiente esterno, attraverso un progetto di condivisione delle regole sociali e lavorative.
Il bando è consultabile sul sito della Regione Campania al seguente link:
http://www.regione.campania.it/regione/it/news/regione-informa/co-progettazione-e-gestione-di-percorsi-di-sostegno-ed-inclusione-socio-lavorativa-delle-persone-in-esecuzione-penale-in-campania?page=1
 

19/04/2021 - SUICIDIO NEL CARCERE DI BELLIZZI IRPINO. IL GARANTE CIAMBRIELLO:"ANCHE SE I SUICIDI SONO ASCRIVIBILI A DIVERSE MOTIVAZIONI,IL CARCERE CONTINUA AD UCCIDERE"

 
"In Italia dall'inizio dell'anno ci sono stati 11 suicidi nelle carceri. Nei primi mesi dell’anno si sono già registrati due suicidi in Campania: un sedicenne che si è tolto la vita in una comunità del Casertano e un detenuto del carcere di Santa Maria Capua Vetere che si è ucciso dopo appena tre giorni dal suo ingresso in cella. Domenico, che si è suicidato oggi era giunto il primo aprile nel carcere di Bellizzi Irpino, è il terzo. Padre di tre figli, la prima figlia oggi festeggiava il suo 28esimo compleanno! Pugliese di nascita, arrestato nel novembre dello scorso anno era giunto da Foggia da poco. L'ultimo suicidio nel carcere di Bellizzi risale al 2018. Anche se i suicidi sono ascrivibili a diverse motivazioni, il carcere continua ad uccidere. Continuo a ribadire la necessita di implementare progetti rieducativi e umanizzanti, distribuendoli su tutto il corso della giornata, al fine di combattere l’isolamento. E poi più figure sociali di accompagnamento (Psicologi, psichiatri, pedagogisti, educatori), più attività di inclusione, di lavoro, di studio e formazione. In questo periodo di distanziamento sociale dovuto all’emergenza sanitaria sono ancor più venuti a mancare i contatti con i propri affetti, la comunicazione, l’ascolto e la presenza di figure sociali".
 
Dichiarazione di Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti
 

ricuciamo 202108/04/2021 - PRIME VACCINAZIONI PER DETENUTI IN CAMPANIA NELLE CARCERI DI SALERNO, VALLO DELLA LUCANIA E NELL’ICATT DI EBOLI

 
IL GARANTE CAMPANO DEI DETENUTI SAMUELE CIAMBRIELLO: “VACCINARSI È UN DIRITTO, UN DOVERE E UN OBBLIGO MORALE”
 
Nella giornata di oggi, promossa dall’Asl di Salerno, è iniziata la campagna di vaccinazioni per detenuti nelle carceri di Salerno e Vallo della Lucania e nell’Istituto a custodia attenuata per tossicodipendenti di Eboli. Sono stati vaccinati 11 detenuti a Salerno, con 19 rifiuti, 11 detenuti ad Eboli e nessun rifiuto, e 11 detenuti a Vallo della Lucania con 16 rifiuti. “Vaccinarsi è un diritto dovere per tutti, una tutela per il diritto alla salute, un obbligo morale per i detenuti. Logicamente è sempre una scelta volontaria. Il ristretto anela alla libertà, quindi un detenuto vaccinato ha più libertà di movimento sia dentro le mura di un carcere sia nelle misure alternative al carcere. Certo sarebbe preferibile la somministrazione del vaccino a dose unica Johnson e Johnson evitando così sia complicazioni burocratiche che svantaggi organizzativi, ma la cosa più importante resta una corretta, trasparente, oggettiva, campagna di informazione sui vaccini.” Così Samuele Ciambriello, Garante campano dei detenuti, presente oggi nel carcere di Fuorni, accompagnato dal suo staff, all’inizio della campagna di vaccinazione. Al carcere di Salerno era presente Antonio Maria Pagano, dirigente sanitario dell’Istituto di Fuorni, che sta promuovendo la campagna di vaccinazione anche per gli agenti di polizia penitenziaria (che Fino ad oggi contano a Salerno 110 unità vaccinate, ad Eboli 25 unità e a Vallo della Lucania 10), la direttrice del carcere Rita Romano e il comandante Gianluigi Lancellotta. Ciambriello poi si è recato a visitare i detenuti della sezione di alta sicurezza e quelli in isolamento: “L’alta sicurezza mi ha manifestato problemi che riguardano le telefonate, l’apertura delle celle, i tempi lunghi di ritiro dei pacchi che arrivano attraverso il corriere.
Con i detenuti in isolamento ho chiesto e verificato le loro condizioni di salute, ho chiesto la ricostruzione di quanto accaduto venerdì 3 aprile nel momento del ritiro dei pacchi arrivati tramite corriere. Salerno è l’unico carcere della Campania dove davanti al detenuto viene aperto il pacco, controllato lo stesso ed eventualmente estratto tutto ciò che a livello alimentare o altro non può entrare. Tutto questo è sintomo di trasparenza e non violazione della privacy del detenuto ma alcune volte causa conflittualità e discussione, visioni diverse su quello che è giusto o no, su quello che si deve portare in cella”. Salerno da un po’ di tempo è al centro di un’attenzione particolare da parte della polizia penitenziaria, conseguenza di sequestri di droga e telefonini che arrivano attraverso pacchi; lo scorso anno si è addirittura verificato il sequestro di diversi telefoni che un avvocato tentava di far entrare in carcere. Ciambriello si è recato presso la “fabbrica di mascherine” dove 10 detenuti sono impegnati nella produzione di 500mila mascherine al mese da distribuire presso gli istituti penitenziari della Puglia, Campania, Sicilia e Calabria. Ciambriello stigmatizza infine 2 problemi presenti nel carcere: “la mancanza di agenti di polizia penitenziaria, a fronte di 243 unità previste, ce ne sono 177 impiegabili, ma di questi, tra malattie, legge 104 e congedi, una trentina non sono presenti se non saltuariamente. Dopo le 15:00 in alcuni reparti c’è un solo agente che funge da controllore, parafulmine, educatore, infermiere. Fuorni è un carcere che ad oggi conta 426 detenuti di cui 41 donne e 52 stranieri, su una capienza regolamentare di 388 detenuti. Quindi sovraffollamento, la mancanza di spazi vivibili, di celle senza doccia, di aree della socialità rappresentano un’ulteriore miccia corta in una situazione già talvolta esplosiva”.

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