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30/05/2021 LUCA 25 ANNI SI È SUICIDATO A POGGIOREALE


I GARANTI CIAMBRIELLO E IOIA:"LE PERSONE CON DISTURBI PSICHICI E I TOSSICODIPENDENTI DEVONO EVITARE IL CARCERE."
 
" Lacerati dall'angoscia e dal senso di colpa, siamo entrati in mattinata nel padiglione Salerno del carcere di Poggioreale, dove Luca E. 25 anni si è suicidato. Era arrivato a marzo a Poggioreale. Era accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni. Domenica scorsa era andato anche a messa ed aveva parlato con un cappellano. Il dolore, come la morte sono la grande scuola della vita. Lo capiscono anche i politici che pensano al carcere solo come luogo di custodia?", così Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti e Pietro Ioia garante napoletano dei detenuti, all'uscita in mattinata dal carcere di Poggioreale.
I garanti Ciambriello e Ioia poi continuano:" Quando arrivano le denunce per maltrattamenti occorre subito non trascurare che questi atteggiamenti, come nel caso di Luca, possono essere procurati da disturbi psichici e dalla tossicodipendenza. L'accertamento immediato sulla capacità di intendere e volere è prioritario per evitare il carcere, ma qualora si arrivasse a questa estrema ratio occorre fare di più. Ci vogliono più figure sociali nel carcere per ascoltare, capire, amare, liberare."
Il giovane originario di Pollena Trocchia, nel napoletano, era arrivato il 7 marzo a Poggioreale, transitando per i reparti Firenze e Roma(riservato ai tossicodipendenti) prima di giungere il 19 aprile al Salerno.
Il Garante campano Ciambriello ricorda che:" dall'inizio dell'anno siamo già a tre sucidi nelle carceri campane(a santa Maria Capua Vetere, Avellino e Poggioreale), più un adolescente in una comunità residenziale in provincia di Caserta. I sucidi in Italia dall'inizio dell'anno sono già 22. Parliamo di uomini che in carcere dovevano ricevere una prestazione rieducativa. Tutti dobbiamo lavorare per far crescere più fili d'erba tra i sassi delle carceri.
 
 

21.05.2021 Istituto Penitenziario di Poggioreale - Work “Shop Burnout e stress lavoro-correlato” e presentazione sportello d’ascolto rivolto agli operatori penitenziari.

 
Presentazione del progetto Burnout e stress lavoro-correlato, promosso dal Garante Regionale delle persone private della libertà, Samuele Ciambriello, rivolto al personale degli Istituti di Poggioreale e Secondigliano, realizzato dall’Associazione di Promozione Sociale AKIRA, in collaborazione con il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria.
 
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BURNOUT E STRESS LAVORO-CORRELATO

 
Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania, Samuele Ciambriello, in collaborazione con l’Associazione di Promozione Sociale AKIRA presenterà il “Progetto di prevenzione e ascolto sul tema del burn-out per gli operatori penitenziari”. La presentazione, che avrà luogo il 21 maggio nella Casa Circondariale “Giuseppe Salvia”, sarà replicata il 31 maggio nella Casa Circondariale “Pasquale Mandato”.
 
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evento 31 maggio 2021
 

locandina salerno 18 05 2021REPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE a Salerno

 
18/05/2021 Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania, Samuele Ciambriello, con la collaborazione Osservatorio Regionale sulla detenzione, presenta il REPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE a Salerno. Presenti all’iniziativa realizzata presso la Caritas Diocesana di Salerno, l’Arcivescovo Andrea Bellandi, il Procuratore della Repubblica Giuseppe Borrelli, la Presiedente del Tribunale di Sorveglianza di Salerno Monica Amirante, l’avvocato Florinda Mirabile, componente dell’osservatorio carcere dell’unione camere penali, la direttrice Rita Romano e la comandante del carcere di Fuorni, il dirigente della sanità penitenziaria dottor Antonio Pagano , e membri delle associazioni che lavorano in tale ambito.
 
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report2020 avellinoREPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE ad Avellino

 
17/05/2021 Il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania, Samuele Ciambriello, con la collaborazione Osservatorio Regionale sulla detenzione, presenta il REPORT 2020 SULLE CRITICITÀ E BUONE PRASSI DEI LUOGHI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTÀ PERSONALE ad Avellino. Presenti all’iniziativa realizzata presso la sala del Consiglio Comunale della città: il sindaco Festa, dei consiglieri regionali della provincia, direttori e direttrici degli istituti penitenziari, il Garante provinciale, membri dell’avvocatura e delle associazioni che lavorano in tale ambito.
 
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rems05/05/2021 Il garante campano delle persone private della libertà personale oggi è andato in visita al SPDC di Sessa Aurunca e alla REMS di Calvi Risorta. Ciambriello “Mi auguro che intorno al malato mentale siano costruiti più progetti di inclusione sociale”

 
Il Garante regionale Samuele Ciambriello, oltre al pianeta carcere, nelle sue prerogative pone attenzione ai soggetti sottoposti a TSO, ai ricoverati nelle REMS e nelle RSA e a tutti coloro che si trovano in una condizione di limitazione della propria libertà personale.
Oggi, accompagnato da alcuni rappresentanti della cooperativa Articolo 1 e dell’associazione Psichiatria Democratica, che collaborano con il suo ufficio, ha fatto visita al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, SPDC, di Sessa Aurunca e alla residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, REMS, di Calvi Risorta situate nella provincia di Caserta.
Nel casertano ci sono due SPDC, quello di Aversa e quello di Sessa Aurunca per complessivi 12 posti letto occupati. Nel periodo pre-covid, tale numero veniva ricondotto a 16 posti.
Ciambriello, accompagnato dal responsabile della struttura, dott. Dante De Santis, ha visitato i locali del SPDC dove sono attualmente presenti sei utenti. Dopo la visita ha dichiarato “Il servizio dipende dal Dipartimento di salute mentale ed è ubicato presso l’ospedale di Sessa Aurunca. Dal 1° gennaio al 30 aprile sono state ospitate 78 persone, di cui due provenienti dagli istituti penitenziari casertani e 2 dalla REMS di Calvi Risorta. La media annuale dei ricoveri si aggira intorno a 300. Tra le persone ricoverate dall’inizio dell’anno si contano 6 stranieri e 20 sottoposti a TSO. La permanenza media è di 7-8 giorni in cui il soggetto viene osservato da specialisti psichiatri per poi essere riaffidato alla famiglia o agli istituti competenti.
La capienza massima è di dieci posti letto, divisi in tre stanze ciascuna con la possibilità di accogliere fino a 3 utenti e 1 predisposta con un solo letto per far fronte agli eventi critici”.
Successivamente si è recato presso la REMS di Calvi Risorta. Accolto dal Direttore, dott. Raffaello Liardo, ha prestato ascolto e attenzione ai 20 utenti della struttura.
La visita è stata un’occasione di incontro e confronto, non solo con il personale che, a vario titolo, vive quotidianamente l’istituto ma anche con il Responsabile dell’unità operativa complessa sanità penitenziaria, dott. Giuseppe Nese.
Ciambriello si è fermato a pranzo con gli ospiti e il personale. All’uscita dalla struttura ha dichiarato “Dal confronto è emerso un quadro non molto confortante, in linea con la complessità congenita del trattamento da riservare all’infermo di mente che si sia reso autore di reato, nodo troppo complesso che il legislatore già difficilmente avrebbe potuto risolvere con un colpo di penna e che, sebbene con mestizia, si deve rilevare non abbia risolto. Varie le attività che vengono organizzate in struttura, oltre al cineforum e all’organizzazione settimanale di un pizza day, nel prossimo futuro verranno realizzati tre laboratori di piccola falegnameria, cucina e orto sociale. Al lato positivo della medaglia corrisponde anche un lato negativo, due i problemi avvertiti maggiormente: lavorare sull’ansia dell’attesa, posto che la maggior parte degli internati sono sottoposti a misure di sicurezza provvisorie, e i ricoveri impropri dei cosiddetti cripto-imputabili”
(In foto il Garante Samuele Ciambriello, con parte del suo staff, parte del personale e parte dei pazienti della Rems di Calvi Risorta)

viamvrielo 650x25004/05/2021 Il Garante delle Persone private della libertà,Samuele Ciambriello, in visita al carcere di Benevento e nell'IPM di Airola

 
"Sono grato all’amministratore dell’ASL di Benevento per il fatto che per i detenuti del carcere di Benevento abbia utilizzato la monodose. Accompagnato dal Direttore Gianfranco Marcello, ho assistito personalmente alle prime vaccinazioni e ho potuto anche apprezzare la maturità e la responsabilità dei detenuti per come stanno vivendo questo periodo di emergenza causato dal covid- 19. Ho incontrato anche un detenuto in infermeria che aveva iniziato, sebbene malato, uno sciopero della fame di protesta ,a suo dire,  per la poca attenzione dei sanitari nei suoi confronti, che, dopo il colloquio con me, ha deciso di interrompere” . Così Samuele Ciambriello, garante campano dei detenuti all’uscita del carcere di Benevento dove sono iniziate oggi, e che continueranno nei prossimi giorni, le vaccinazioni a dose unica Johnson & Johnson per detenuti che volontariamente ne hanno fatto richiesta. Oggi il carcere di Benevento conta 358 detenuti, di cui 52 donne.
Il garante si è poi recato nell’istituto penale per minorenni di Airola per incontrare i ragazzi appena vaccinati, accompagnato dalla Direttrice Marianna Adanti. Dopo la visita Ciambriello ha dichiarato ” Ho trovato i ragazzi sereni e consapevoli del diritto – dovere della vaccinazione, che li rende anche più liberi all’interno dell’Istituto, nei colloqui con i familiari, per ottenere i permessi dalla magistratura competente e anche per poter iniziare un percorso di reinserimento sociale attraverso il lavoro all’esterno del carcere. Peccato per un grande neo, una grande ingiustizia: Il diritto allo studio per questi adolescenti a metà è negato. I ragazzi mi hanno riferito che solo da 2 giorni hanno ripreso l’attività scolastica in presenza,  e che gli insegnanti gli hanno annunciato che a causa del Covid, avrebbero perso l’anno scolastico. Eppure, per questi ragazzi , che sono alunni BES ( bisogni educativi speciali),  bastava trovare la stessa soluzione e la stessa sensibilità adottate per i reclusi del carcere minorile di Nisida, dove da gennaio fino ad adesso, compreso il periodo di zona rossa, gli insegnanti si sono recati nel carcere. Ma io mi chiedo perché non è stata effettuata la didattica a distanza per queste persone che hanno vissuto quindi una doppia reclusione? . Più che indignato, mi sento mortificato e corresponsabile di questa ingiustizia. Eppure, proprio con queste giovani generazione le istituzioni ai vari livelli ( in primis la scuola)  dovrebbero fare un patto educativo per poterli così allontanare concretamente dalla malavita e dal malaffare.” Ad oggi nell’Istituto penale per minorenni di Airola,  ci sono 25 detenuti.
 

 

24.04.2021 - I VESCOVI CAMPANI SCRIVONO ALLA MINISTRA DELLA GIUSTIZIA MARTA CARTABIA, PRESENTE ALL’INCONTRO IL GARANTE DELLE PERSONE PRIVATE DELLA LIBERTA' SAMUELE CIAMBRIELLO

 

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