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COMUNICATO STAMPA - Concerto di diciotto donne nel carcere di Benevento; il garante Ciambriello : piacevoli evasioni, che creano legame sociale

 
Napoli, 18 feb. 2023 - Si è tenuto oggi, presso la casa circondariale di Benevento,uno spettacolo musicale promosso dal Garante Campano dei detenuti Samuele Ciambriello in collaborazione con il coro “Incanto”, formato da diciotto donne, eccetto il pianista accompagnatore: il maestro Gennaro Truglio. È stato un momento di condivisione musicale creando scambi dialogici in cui la musica è diventato un collante sociale. “L’attiva partecipazione dei detenuti di Alta sicurezza e una rappresentanza di donne detenute, hanno reso questa mattinata un momento di condivisione e di spensieratezza, la musica crea piacevoli evasioni e rigenera emozioni, memoria e senso di appartenenza”, così ha commentato il Garante Ciambriello dopo l’uscita dal carcere. Hanno presenziato all’evento il direttore Gianfranco Marcello, il direttore Uepe Benevento, Marisa Bocchino il comandante della polizia penitenziaria Linda De Maio è il presidente della cooperativa NICS. Il direttore Marcello ha ringraziato il coro incanto e il Garante per aver promosso questo spettacolo, definendolo come diversivo alle ordinarie giornate detentive. Lucia Mazzone, direttrice del coro Incanto spiega :<< è stata una giornata scandita dalla musica, da occhi che incrociano altri occhi, da ritmo e risate contagiose».
 
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IMG 20230117 WA0013VISITA DEL GARANTE CAMPANO NEL CARCERE DI BENEVENTO

 
SAMUELE CIAMBRIELLO: “QUI NESSUNA RIVOLTA. UNA DELEGAZIONE DI DETENUTI HA RIFIUTATO DI RIENTRARE NELLE PROPRIE CELLE. HO ASCOLTATO I LORO RECLAMI”
 
In data odierna il Garante campano, Samuele Ciambriello, si è recato presso la casa Circondariale di Benevento, invitato dal Direttore del carcere, Gianfranco Marcello, perché al quarto piano della sezione AG1, alcuni detenuti si erano rifiutati di rientrare nelle rispettive stanze di pernottamento. All’uscita dal carcere, il Garante campano ha dichiarato: “Ho incontrato, in presenza del Direttore, questi detenuti ed altri della stessa sezione. Le loro dimostranze sono state mancanza di acqua calda, mancato utilizzo autonomo di lavatrici in sezione e di costi eccessivi della lavanderia attuale, e mancati trasferimenti in altre carceri campane per avvicinamento familiare. Ho comunicato loro che per il rifacimento complessivo del sistema idraulico della loro sezione, il Provveditorato campano ha stanziato un’ingente somma di danaro. Già oggi la Direzione comincerà lavori di somma urgenza per garantire l’accesso all’utilizzo dell’acqua calda. In riferimento al servizio di lavanderia, tra l’altro già previsto dalla circolare del D.A.P. del 18/11/2022, scriverò al Provveditore campano per porre in essere le misure necessarie affinché questo servizio sia disponibile in tutti gli istituti penitenziari della Campania. Terminati i colloqui, i detenuti hanno garantito di utilizzare una modalità pacifica e civile per esporre i problemi reali del carcere. Voglio altresì rappresentare un problema atavico che riguarda questa struttura, la mancanza di uno psichiatra a tempo pieno. L’ultimo ingresso di uno psichiatra in carcere, che conta tra l’altro un’articolazione psichiatrica ed una forte presenza di detenuti con forte disagio psichico, risale al 14/12/2022”.
Il carcere di Benevento ospita oggi 363 detenuti complessivamente, di cui 39 donne.
 

IMG 20221216 WA0025Giornata conclusiva del Progetto Arco – Percorsi di sostegno ed inclusione socio – lavorativa delle persone in esecuzione penale in Regione Campania

 
Con oggi termina il progetto ARCO, finanziato da Casse Ammende, che ha avuto inizio il 15 giugno 2022 presso la Caserma “E. Andolfato” di Santa Maria Capua Vetere, sede dell’Organizzazione Penitenziaria Militare retta dal Col. Giancarlo SCIASCIA. Il progetto è stato gestito dalla cooperativa “Città Irene Onlus” e rivolto a 15 detenuti meritevoli del Carcere Militare, che si sono distinti per la loro condotta, individuati dal Comandante del Carcere Militare (Ten. Col. Rosario DEL PRETE) e dal Nucleo Osservazione Detenuti del Carcere in accordo con il funzionario dell’Ufficio Locale Esecuzione Penale Esterna (U.L.E.P.E.), Dott.ssa Maristella DI MAURO e il suo direttore dr.ssa Maria Laura FORTE, con lo scopo di veicolare l’utilizzo dell’arte quale strumento per far fronte all’isolamento e alla devianza sociale. L’équipe incaricata per la realizzazione delle attività, coordinate dalla guida congiunta del Dott. Savino COMPAGNONE e della Dott.ssa Maria ALTIERI, ha organizzato lo svolgimento del corso su due distinte fasi: – una prima fase dedicata all’analisi e allo sviluppo delle capacità introspettive dei beneficiari attraverso la presentazione di opere pittoriche, di documenti fotografici, di testi di canzoni e di poesie. A seguito la psicologa dell’équipe, Dott.ssa Patrizia TUBIELLO, con lezioni di gruppo ha stimolato i detenuti ad un allenamento emotivo, interiore e accurato attraverso la lettura profonda di ciò che si osserva oltre l’aspetto superficiale. Una seconda fase, a cura del maestro d’arte Roberto BRANCO e del tutor e assistente sociale Michele LUCCHESE, si è concretizzata in un laboratorio esplorativo e di acquisizione delle competenze di base in campo grafico e pittorico. Il percorso ha integrato, inoltre, l’esplorazione artistica attraverso domande, esercizi sull’ascolto di se stessi e con l’illustrazione delle emozioni mediante un disegno o un dipinto per poi arrivare alla costruzione collettiva di una rappresentazione artistica con la tecnica della pittura su muro (murales), realizzata nell’area esterna adibita ai colloqui con i familiari e gli aventi diritto del personale ristretto del carcere. A conclusione del progetto, si è tenuto ieri un evento di inaugurazione con la partecipazione di tutti i principali attori per conferire il giusto merito ai risultati conseguiti dai detenuti. Particolarmente gradita la presenza dell'Assessore alla Cultura del Comune di Santa Maria Capua Vetere la dr.ssa Annamaria Ferriero.

IMG 20221227 WA0012Il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello, in visita al carcere minorile di Nisida

 
Il Garante Ciambriello: “Sono adolescenti a metà. Non c’è giustizia per loro se la pena è la stessa degli adulti!”
 
Oggi il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello insieme al suo staff ha visitato il carcere minorile di Nisida dove attualmente si contano 48 giovani ristretti. “L’atteggiamento della pubblica opinione verso il disagio minorile è cambiato radicalmente in particolare per i minorenni che approdano alla violazione delle leggi e al crimine. Ma è mutata anche la considerazione dei giovani verso i reati che hanno commesso. Sono adolescenti a metà con la morte nel cuore e una precarietà ai vari livelli: precarietà economica, assenza di cultura e precarietà affettiva”. Così il Garante Samuele Ciambriello ha esordito all’uscita del carcere. Nel momento del pranzo, a base di pesce, gentilmente offerto dal Garante, è emerso il lato più fragile dei ragazzi. Il Garante dei detenuti e il suo staff durante la visita e il pranzo è stato accompagnato dal direttore dell’IPM Gianluca Guida, dallo staff educatori e dalla comandante del carcere. Lo scopo di questa giornata è stato quello di porre al centro dell’attenzione non il reato bensì il minorenne, che è nello stesso tempo autore e vittima del reato, in quanto soggetto che sconta un’insufficiente, deviato o interrotto processo di socializzazione.

Pranzo nel carcere minorile di Airola Il garante Ciambriello: “Così si costruiscono ponti e si ricreano emozioni“

 
Il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello ha promosso oggi un pranzo natalizio nell’istituto penitenziario minorile di Airola (BN) che ospita trentasette giovani ristretti: “ Il clima conviviale di festa ha creato un momento di speranza per questi giovani adolescenti che vivono dietro le sbarre. Tra sorrisi e momenti di gioia si è cercato di alleggerire la sofferenza di chi trascorre questi giorni di festa lontani dagli affetti familiari. Il pranzo è stato un ponte con l’esterno per innescare un circuito di solidarietà ed emozioni. Vedere il volto di questi minorenni e giovani adulti, ascoltare le loro storie spesso cruenti e visti i gravi reati commessi mi fa sentire colpevole, ci dovremmo sentire tutti in parte colpevoli per non aver fatto prevenzione.” così il garante Campano all’uscita del carcere.
All’incontro hanno partecipato la direttrice del carcere Marianna Adanti , il presidente del tribunale di sorveglianza per minorenni Margherita Di Giglio, alcuni imprenditori locali che hanno dato la possibilità ai giovani ristretti di uscire per inserirsi nel mondo del lavoro e infine un gruppo di collaboratrici dello staff del garante. Erano altresì presenti il capo area giuridico-pedagogico Cinzia Comune e la comandante dell’istituto Alessandra Iandiorio.
Il magistrato Di Giglio ha dichiarato: “ Ringrazio il garante Ciambriello per la sua sensibilità e la sua attenzione e dedizione per questo pranzo d’amore, in quest’occasione comunicherò a molti presenti che hanno ottenuto un permesso per trascorrere questi giorni di festa vicino ai propri affetti”.
Fantasie di salumi con bocconcini di bufala, calamarata ai frutti di mare, Filetto di spigola e gambero con verdure alla Julienne e Dolci della tradizione Natalizia. Il pranzo offerto dal garante in collaborazione con il ristorante “La Vigna” di Bonea.
Subito dopo il pranzo i convenuti si sono recati nel teatro del carcere per un karaoke che ha visto protagonisti tutti i presenti.
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FB IMG 1672821906382IL NATALE LIBERA,DAL CARCERE, ENERGIE D'AMORE

 
Ieri, vigilia di Natale presso la LIDL di BATTIPAGLIA i volontari dell’associazione ACP di Eboli insieme ad alcuni detenuti della Casa di Reclusione ICATT di Eboli hanno svolto una raccolta alimentare, le derrate alimentari raccolte saranno devolute alle famiglie povere. Tutto questo grazie ad un protocollo di Intesa tra il Garante dei detenuti per la Regione Campania Samuele Ciambriello, il Direttore della Casa Circondariale di Eboli Paolo Pastena e l’ACP coordinata dal Pastore Evangelico Bruno Stellavato. Il protocollo prevede il reinserimento nella società dei reclusi mediante un lavoro di volontariato, di lavori socialmente utili a favore dei poveri e degli emarginati. La povertà,le diseguaglianze purtroppo sono una triste realtà Sconfiggerle si può se uniti,,con provvedimenti chiari ed azioni di giustizia e solidarietà.
 
SHORT LIST - Profilo B
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, O.N.L.U.S. E COOPERATIVE SOCIALI PER LE ATTIVITA' DEL GARANTE DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTA' PERSONALE ED
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA DETENZIONE
AVVISO PUBBLICO BURC N. 14 del 20 Febbraio 2017
 

IMG 20221212 WA0035Carceri:garante campano, Governo abbia coraggio su semiliberi 700 in Italia e 150 in Campania rischiano la cella da gennaio

 
CASERTA, 12 DIC - "Questi progetti come 'Ambiente Colorato' aiutano a far diventare il carcere un luogo aperto, di passare dalla reclusione all'inclusione, in cui si recupera affettività. E dimostrano il coraggio e l'efficacia delle istituzioni quando agiscono insieme. Lo stesso coraggio che il Governo deve avere per i semiliberi, 700 detenuti in Italia di cui 150 in Campania, che dal primo gennaio rischiano di tornare in cella". Lo ha detto il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello nel corso della visita del vice-ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per avviare il progetto in favore dei figli dei reclusi. Ciambriello, come altri garanti in Italia, chiede che vengano prorogati i decreti emessi dai Governi durante l'emergenza Covid, in cui si dava la possibilità ai semiliberi, cioè quei detenuti che di giorno lavorano e di notte tornano in cella, di restare a casa a dormire anche nelle ore notturne. "Sarebbe un segnale molto importante" dice Ciambriello, che poi auspica che "vengano aumentati i giorni premio di buona condotta per la liberazione anticipata dei reclusi, che oggi sono di tre mesi in un anno,". (ANSA)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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