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IMG 20221227 WA0012Il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello, in visita al carcere minorile di Nisida

 
Il Garante Ciambriello: “Sono adolescenti a metà. Non c’è giustizia per loro se la pena è la stessa degli adulti!”
 
Oggi il Garante dei detenuti campano Samuele Ciambriello insieme al suo staff ha visitato il carcere minorile di Nisida dove attualmente si contano 48 giovani ristretti. “L’atteggiamento della pubblica opinione verso il disagio minorile è cambiato radicalmente in particolare per i minorenni che approdano alla violazione delle leggi e al crimine. Ma è mutata anche la considerazione dei giovani verso i reati che hanno commesso. Sono adolescenti a metà con la morte nel cuore e una precarietà ai vari livelli: precarietà economica, assenza di cultura e precarietà affettiva”. Così il Garante Samuele Ciambriello ha esordito all’uscita del carcere. Nel momento del pranzo, a base di pesce, gentilmente offerto dal Garante, è emerso il lato più fragile dei ragazzi. Il Garante dei detenuti e il suo staff durante la visita e il pranzo è stato accompagnato dal direttore dell’IPM Gianluca Guida, dallo staff educatori e dalla comandante del carcere. Lo scopo di questa giornata è stato quello di porre al centro dell’attenzione non il reato bensì il minorenne, che è nello stesso tempo autore e vittima del reato, in quanto soggetto che sconta un’insufficiente, deviato o interrotto processo di socializzazione.

Pranzo nel carcere minorile di Airola Il garante Ciambriello: “Così si costruiscono ponti e si ricreano emozioni“

 
Il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello ha promosso oggi un pranzo natalizio nell’istituto penitenziario minorile di Airola (BN) che ospita trentasette giovani ristretti: “ Il clima conviviale di festa ha creato un momento di speranza per questi giovani adolescenti che vivono dietro le sbarre. Tra sorrisi e momenti di gioia si è cercato di alleggerire la sofferenza di chi trascorre questi giorni di festa lontani dagli affetti familiari. Il pranzo è stato un ponte con l’esterno per innescare un circuito di solidarietà ed emozioni. Vedere il volto di questi minorenni e giovani adulti, ascoltare le loro storie spesso cruenti e visti i gravi reati commessi mi fa sentire colpevole, ci dovremmo sentire tutti in parte colpevoli per non aver fatto prevenzione.” così il garante Campano all’uscita del carcere.
All’incontro hanno partecipato la direttrice del carcere Marianna Adanti , il presidente del tribunale di sorveglianza per minorenni Margherita Di Giglio, alcuni imprenditori locali che hanno dato la possibilità ai giovani ristretti di uscire per inserirsi nel mondo del lavoro e infine un gruppo di collaboratrici dello staff del garante. Erano altresì presenti il capo area giuridico-pedagogico Cinzia Comune e la comandante dell’istituto Alessandra Iandiorio.
Il magistrato Di Giglio ha dichiarato: “ Ringrazio il garante Ciambriello per la sua sensibilità e la sua attenzione e dedizione per questo pranzo d’amore, in quest’occasione comunicherò a molti presenti che hanno ottenuto un permesso per trascorrere questi giorni di festa vicino ai propri affetti”.
Fantasie di salumi con bocconcini di bufala, calamarata ai frutti di mare, Filetto di spigola e gambero con verdure alla Julienne e Dolci della tradizione Natalizia. Il pranzo offerto dal garante in collaborazione con il ristorante “La Vigna” di Bonea.
Subito dopo il pranzo i convenuti si sono recati nel teatro del carcere per un karaoke che ha visto protagonisti tutti i presenti.
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FB IMG 1672821906382IL NATALE LIBERA,DAL CARCERE, ENERGIE D'AMORE

 
Ieri, vigilia di Natale presso la LIDL di BATTIPAGLIA i volontari dell’associazione ACP di Eboli insieme ad alcuni detenuti della Casa di Reclusione ICATT di Eboli hanno svolto una raccolta alimentare, le derrate alimentari raccolte saranno devolute alle famiglie povere. Tutto questo grazie ad un protocollo di Intesa tra il Garante dei detenuti per la Regione Campania Samuele Ciambriello, il Direttore della Casa Circondariale di Eboli Paolo Pastena e l’ACP coordinata dal Pastore Evangelico Bruno Stellavato. Il protocollo prevede il reinserimento nella società dei reclusi mediante un lavoro di volontariato, di lavori socialmente utili a favore dei poveri e degli emarginati. La povertà,le diseguaglianze purtroppo sono una triste realtà Sconfiggerle si può se uniti,,con provvedimenti chiari ed azioni di giustizia e solidarietà.
 
SHORT LIST - Profilo B
ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, O.N.L.U.S. E COOPERATIVE SOCIALI PER LE ATTIVITA' DEL GARANTE DELLE PERSONE SOTTOPOSTE A MISURE RESTRITTIVE DELLA LIBERTA' PERSONALE ED
OSSERVATORIO REGIONALE SULLA DETENZIONE
AVVISO PUBBLICO BURC N. 14 del 20 Febbraio 2017
 

IMG 20221212 WA0035Carceri:garante campano, Governo abbia coraggio su semiliberi 700 in Italia e 150 in Campania rischiano la cella da gennaio

 
CASERTA, 12 DIC - "Questi progetti come 'Ambiente Colorato' aiutano a far diventare il carcere un luogo aperto, di passare dalla reclusione all'inclusione, in cui si recupera affettività. E dimostrano il coraggio e l'efficacia delle istituzioni quando agiscono insieme. Lo stesso coraggio che il Governo deve avere per i semiliberi, 700 detenuti in Italia di cui 150 in Campania, che dal primo gennaio rischiano di tornare in cella". Lo ha detto il garante campano dei detenuti Samuele Ciambriello nel corso della visita del vice-ministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto al carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) per avviare il progetto in favore dei figli dei reclusi. Ciambriello, come altri garanti in Italia, chiede che vengano prorogati i decreti emessi dai Governi durante l'emergenza Covid, in cui si dava la possibilità ai semiliberi, cioè quei detenuti che di giorno lavorano e di notte tornano in cella, di restare a casa a dormire anche nelle ore notturne. "Sarebbe un segnale molto importante" dice Ciambriello, che poi auspica che "vengano aumentati i giorni premio di buona condotta per la liberazione anticipata dei reclusi, che oggi sono di tre mesi in un anno,". (ANSA)
 
 
 
 
 
 
 
 
 

SI 20221207 150316Carceri: Ciambriello, 159 semiliberi rischiano rientro in cella. Garante, Governo intervenga: dignità e reinserimento

 
"Sono 159 le persone sottoposte a regime di semilibertà in Campania, persone che da più di due anni lavorano fuori dal carcere e dormono presso le proprie abitazioni, grazie ai provvedimenti adottati dal Governo per l'emergenza sanitaria da Covid-19. Da gennaio i 159 semiliberi della Campania, e i complessivi 700 a livello nazionale, rischiano di tornare a dormire in carcere una volta terminato il lavoro all'esterno, qualora il Governo non dovesse adottare entro la fine dell'anno, provvedimenti di proroga. I diversamente liberi, italiani ed in particolare campani, hanno svolto la propria attività lavorativa senza mai incorrere in sanzioni penali o disciplinari": così Samuele Ciambriello, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Campania. "Da oltre due anni queste persone vivono libere e ora c'è il rischio che la politica le rimetta in carcere. Mi auguro che il Governo metta in campo una saggia misura per la continuità di questa esperienza. Invoco il coraggio di questa decisione giusta per una nuova proroga della licenza straordinaria. È sotto gli occhi di tutti la correttezza di uomini e donne campane che in semilibertà non hanno infranto le regole e stanno vivendo questa misura attraverso il reinserimento seppur parziale e controllato nell'ambiente libero", conclude. ANSA.
 
Angela Sarnataro
Giornalista e Social Media Manager
 

20221202 100358La riforma Cartabia tra efficientismo e garanzie, presentato oggi a Napoli il convegno.


Napoli, 2 dicembre 2022 -Si è tenuto oggi, presso l’aula Auditorium – Torre C3 del Centro direzionale di Napoli, il convegno: “La riforma Cartabia efficientismo e garanzie”, organizzato dal Garante Campano dei Detenuti Samuele Ciambriello insieme alla Conferenza nazionale dei Garanti.
 
L’evento, a cui hanno preso parte professori universitari, magistrati, garanti italiani delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale ed esponenti del terzo settore, ha rappresentato un momento di riflessione a più voci sul futuro della riforma, destinata a cambiare il funzionamento della giustizia.

I lavori sono stati aperti dai saluti del Garante campano Ciambriello che ha dichiarato: “La riforma Cartabia, come tutte quelle di ampia portata, deve misurarsi con alcuni parametri: la plausibilitá degli obiettivi da perseguire, il contesto nel quale essa è destinata ad operare e l’habitat mentale di chi sarà chiamato ad applicarla”.
 
“Proprio quest’ultimo punto – ha aggiunto Ciambriello – merita una particolare considerazione: una parte della nostra cultura giuridica esprime serie perplessità circa il fatto che una maggiore efficienza si combini sempre con un pieno rispetto delle garanzie costituzionali”.
 
 
Angela Sarnataro
Giornalista e Social Media Manager

 
 
art 01 12 2022
 

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