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IL 23 APRILE IN CONSIGLIO REGIONALE PRESENTAZIONE RELAZIONE ANNUALE 2024
IL GARANTE CIAMBRIELLO: “SEMPRE PIU’ ALLARMANTI I NUMERI SULLE CARCERI”
Il 23 Aprile alle ore 11:00, presso il Consiglio regionale della Campania – Isola F13 del Centro direzionale di Napoli (Aula “G. Siani”), si terrà la presentazione della “Relazione annuale 2024”, elaborata dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale.
Sono previsti i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio regionale della Campania on. Gennaro Oliviero e successivamente il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, esporrà dati e numeri regionali che serviranno ad avere un quadro complessivo delle buone prassi e delle criticità riscontrate negli istituti di pena e negli altri luoghi di privazione della libertà personale della nostra regione nel corso del 2024.
Così il Garante Ciambriello: “Il carcere oggi in Campania è una fotografia impietosa: sovraffollamento, presenza di detenuti tossicodipendenti e con doppia diagnosi, assenza di psichiatri e psicologi, tasso di suicidi elevato. Allarmanti sono nello specifico i dati che riguardano i tossicodipendenti presenti all’interno degli Istituti di pena: 1.793 sono i tossicodipendenti presenti nelle carceri campane secondo quanto emerso dai dati inerenti al 2024. Al primo posto ritroviamo il carcere di Poggioreale con 694 detenuti tossicodipendenti. Altro aspetto critico riguarda la crescente presenza negli istituti penitenziari per minorenni di giovanissimi a seguito del decreto Caivano: al 31 dicembre 2024, in Campania risultano 99 minori ristretti, di cui 76 presso l’I.P.M. di Nisida e 28 presso l’I.P.M. di Airola. Lo scorso anni dati allarmanti riguardano anche i giovani che entrano nella prima volta nelle carceri per adulti: 94 i giovani di età compresa tra i 18 e i 21 anni, 308 quelli tra i 21 e i 24 e 695 tra i 25 e i 29 anni d’età, fino a giugno dello scorso anno. I numeri sul carcere devono servire non solo a prendere consapevolezza delle condizioni in cui versano questi luoghi di privazione della libertà personale, ma anche ad aiutarci a renderlo più umano, dignitoso e costituzionale”.
All’incontro sono invitati a partecipare operatori delle carceri, avvocati, magistrati, assistenti sociali, operatori sanitari degli istituti, associazioni e cooperative del terzo settore, volontari penitenziari.
PRESENTAZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE DELLE COLOMBE ARTIGINALI REALIZZATE DA GENERAZIONE LIBERA NEL CARCERE DI CARINOLA
Martedì 1° aprile si è tenuta presso la Sala Caduti di Nassyria del Consiglio regionale della Campania, Centro direzionale di Napoli Isola F13, alle ore 11:00, la presentazione delle colombe artigianali e dei dolci realizzati nel carcere di Carinola nell’ambito del progetto “I Farinati” promosso dall’Associazione Generazione Libera.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello e dal Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero.
“Noi ci occupiamo dell’altro, dell’individuo”, è da queste parole che il Presidente dell’Associazione Generazione Libera Rosario Laudato inizia la sperimentazione e la collaborazione con gli istituti penitenziari per raggiungere il reinserimento sociale e lavorativo per i detenuti ed ex detenuti. Nel 2023, l’Associazione raggiunge l'ennesimo traguardo aderendo al progetto per la gestione di un forno all'interno della casa di reclusione di Carinola denominato appunto "I FaRinati". “Il nome nasce proprio dal connubio delle due parole chiavi che sposano il programma: la farina, ingrediente base di tutti i nostri prodotti; la Rinascita, intesa come atto che restituisce una nuova forma di vita. È un progetto ambizioso di inclusione sociale e lavorativa, ma soprattutto di riscatto umano. Il nostro motto è ‘Non importa quante volte cadi, ma quante volte ti rialzi’!”, così il Presidente dell’Ass. Generazione Libera Rosario Laudato.
Così il Garante Ciambriello: “Dobbiamo pensare agli istituti di pena sempre più come comunità ed aiutarli a costruire relazioni sia interne che esterne per facilitare progetti di lavoro e permettere la circolarità dei prodotti realizzati dietro le sbarre. È, altresì, necessario creare rete tra queste realtà costruendo anche una filiera virtuosa tra produttori della materia prima e trasformatori finali, sempre nelle carceri. L’Associazione Generazione Libera grazie al progetto “I Farinati” ha assunto con contratto 4 persone. Inoltre, l’Associazione accoglie in comunità detenuti senza fissa dimora”.
CONVEGNO “SALUTE IN CARCERE: UN DIRITTO NEGATO?” – IL 31 MARZO in Consiglio Regionale della Campania, dalle ore 9:30 alle 17:00.
Il Garante Ciambriello: “Il convegno sarà l’occasione per riflettere sul tema della sanità penitenziaria, salute mentale e tossicodipendenza nelle carceri”.
Il 31 marzo 2025, presso la sala “G. Siani” del Consiglio regionale della Campania, a partire dalle ore 9.30 fino alle ore 17.00, si terrà il convegno “Salute in carcere: un diritto negato?” organizzato dal Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, Samuele Ciambriello, d’intesa con l’Osservatorio regionale sulle condizioni delle persone private della libertà personale.
Il convegno avrà inizio con i saluti istituzionali del Presidente della Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero dopodiché saranno previsti diversi interventi da parte di Magistrati di Sorveglianza, Consiglieri regionali, Direttori delle ASL, responsabili delle comunità per tossicodipendenti, garanti territoriali, avvocati, assistenti sociali, dirigenti sanitari, responsabili SerD Area penale.
“Il 31 marzo sarà l’occasione per accendere i riflettori sul tema della salute in carcere!
Sono passati 17 anni dell’entrata in vigore del DPCM per il trasferimento delle funzioni in materia di sanità penitenziari al servizio sanitario nazionale e il convegno rappresenterà un momento per riflettere sulle criticità e le buone pressi legate a questo cambiamento e per fare il focus insieme ad autorità locali e nazionali ed operatori del settore penitenziario sulle mancanze sanitarie e trattamentali, sul tema della salute mentale e della tossicodipendenza, e sulla necessità di una maggiore applicazione delle misure alternative al carcere.
L’analisi dei dati inerenti all’anno 2024 ha fatto rilevare una serie di problematiche relative all’ assistenza sanitaria penitenziaria dovute alla carenza di risorse e personale sanitario. Preoccupanti sono i numeri che riguardano i detenuti con patologie psichiatriche e tossicodipendenti. Questa discussione servirà a prendere coscienza di questa grande tragedia esistenziale, che giace nel silenzio delle istituzioni. Troppo spesso i luoghi detentivi sono considerati una discarica di esseri umani, anziché luoghi di riabilitazione.
In attuazione dell’art. 32 della Costituzione servono misure urgenti ed efficaci rispetto al diritto alla salute in carcere che è un diritto fondamentale!”, così il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello.
Il convegno ha il patrocinio dell’Ordine degli Assistenti sociali per la Campania che rilascia n. 5 crediti formativi e dell’Ordine degli Avvocati di Napoli e di Napoli Nord che rilasciano n.6 crediti formativi.
Incontro del Ministro della Giustizia Carlo Nordio con il Portavoce della Conferenza dei garanti territoriali Samuele Ciambriello ed una delegazione composta dal garante regionale del Piemonte Bruno Mellano e dalla garante comunale di Roma Valentina Calderone.
La Conferenza dei garanti territoriali delle persone private della libertà personale aveva chiesto da tempo un incontro con il Ministro Carlo Nordio. Dopo l’incontro dell’11 marzo, nella mattinata odierna un nuovo incontro. con il Ministro della Giustizia Carlo Nordio con il Portavoce della Conferenza nazionale dei garanti territoriali delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello, con il garante regionale del Piemonte Bruno Mellano e la garante comunale di Roma Valentina Calderone. Il Portavoce della Conferenza ha riportato alcuni contenuti della discussione: “Abbiamo ricordato al Ministro i dati ufficiali del Dap: sono oltre 23.000 i detenuti che attualmente si trovano in un regime detentivo chiuso, che non hanno attività trattamentali significative, non hanno ore di socialità fuori dalle sezioni, non hanno percorsi di inclusione ma di mera sicurezza. In questo quadro abbiamo sottolineato che non servono tanto nuove celle o stanze di pernottamento, ma laboratori, officine scuole, spazi di vita comunitaria sportiva e formativa. Non nuove carceri, ma carceri nuove! “
“Abbiamo inoltre richiamato ancora una volta l'esigenza di un segnale di clemenza per affrontare, qui ed ora, la questione del sovraffollamento, segnalando l’opportunità di diversificazione dei percorsi detentivi, almeno per i ristretti con un residuo pena basso, con una pena inflitta bassa, o per coloro che hanno problematiche sanitarie specifiche.”
Primo suicidio in un carcere della Campania dall’inizio dell’anno 2025, l’altro suicidio era avvenuto il giorno 7 gennaio nella REMS di San Nicola Baronia. In Italia, ad oggi, si contano 16 suicidi nelle carceri. Sono 46 le morti avvenute negli Istituti penitenziari italiani, di queste 19 sono le morti da accertare, di cui 4 in Campania (2 nel carcere di Poggioreale, 1 nel carcere di Secondigliano e 1 nel carcere di Avellino).
Si è tolto la vita, ieri sera, S.N. un giovane di anni 34, della provincia di Napoli, detenuto nel carcere di Poggioreale. Morto per impiccagione con un lenzuolo è stato trovato dagli agenti di Polizia penitenziaria e dal personale sanitario che ha provato invano a rianimarlo.
Così il Garante campano delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale Samuele Ciambriello: “Sono già raddoppiati i numeri dei suicidi in carcere rispetto all’inizio dello scorso anno. Nel 2024 ci sono stati 83 suicidi e 18 casi di morte da accertare. Aumentano le condizioni di disagio e di sofferenza presenti in tutti gli Istituti di pena italiani. La risposta a questa emergenza non può essere burocratica. Non è accettabile il silenzio delle autorità competenti e del Governo italiano che non mette in campo azioni concrete rispetto al dato del sovraffollamento e dei suicidi in carcere, e non fornisce risposte efficaci e concrete, anche con figure sociali di sostegno, per le persone che entrano per la prima volta in carcere, i cosiddetti primari, come il giovane detenuto morto suicida ieri a Poggioreale”.